Mal di schiena: se lo conosci, lo eviti! Perché dare un titolo come questo ad un articolo che parla di mal di schiena in generale e di alcune tendenze, in particolare? Semplice, perché ci siamo accorti che sul mal di schiena aleggiano molte leggende metropolitane, false idee, ipotesi di rimedi, autodiagnosi e, purtroppo, anche auto somministrazioni di medicinali. Cominciamo con il dire che contrariamente a quanto si penserebbe questo male affligge più le persone giovani e adulte che gli anziani e questo per effetto di un maggior numero di ore vissute da “sedentari del lavoro da scrivania” tanto che in Italia questa rappresenta la causa più costosa di assenza e inabilità al lavoro, sia in termini di spese mediche che di mancato ritorno all’attività precedente.
Per capire qualcosa su questa patologia ci siamo fatti aiutare da Geo Agostini, Medico di Medicina Generale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale che opera a Morciano. Vanta una carriera “politica” nel settore, alle spalle: è stato Assessore alla Sanità e Servizi Sociali dell’Unione della Valconca alla fine degli anni ’90 ed è consigliere dell’ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Rimini dal 2000.
Dottor Agostini che cosa si intende per mal di schiena?
“Il mal di schiena, o lombalgia come è comunemente noto, è quel dolore – che investe un crescente numero di persone, in maniera indistinta tra uomini e donne – che si lamenta alla regione lombare; nello specifico si irradia tra il margine inferiore delle costole e i glutei. Quando il dolore si irradia a uno degli arti inferiori si parla di lombosciatalgia”.
Cosa accade nel nostro corpo quando stiamo male?
“Si infiamma la regione lombare del corpo, dove si trovano i muscoli che si attaccano alle vertebre. In poche parole è uno stato infiammatorio, per questo motivo spesso chi ne soffre viene investito da dolori acuti”.
Esistono diverse tipologie di mal di schiena?
“Certo. Un mal di schiena può essere dovuto ad un problema di tipo organico, quindi una ernia del disco, un’artrosi grave, una pancreatite, un tumore alle vertebre, un aneurisma dell’aorta addominale, oppure un restringimento del canale vertebrale. Nei pazienti anziani la lombosciatalgia spesso è dovuta ad un crollo delle vertebre per effetto dell’Osteoporosi. Se, invece, non ci sono problemi di tipo fisico, i malati devono il loro disturbo a diversi fattori”.
Quali sono questi fattori?
“Nella quasi totalità di questi casi il dolore è dato da problemi di postura sbagliata, sforzi eccessivi oppure una caduta”.
In questo caso quali sono i potenziali “clienti” del mal di schiena?
“Persone che fanno dei lavori fisicamente usuranti e che usano e sforzano molto la schiena, oppure che fanno dei movimenti che non fanno lavorare nel modo corretto quella regione: per esempio gli imbianchini che stanno molto tempo piegati, le donne che lavano le scale, i piastrellisti, etc..”.
Ci sono dei malati insospettabili?
“Un po’ meno sospettabili, diciamo. Le neo mamme, per i primi 2-3 anni di vita del bambino, soffrono molto spesso di mal di schiena perché portano il bimbo su un fianco e tendono a sforzare un lato piuttosto che un altro. Anche questo è un modo scorretto di usare la schiena, quindi causa un mal di schiena”.
Come si cura?
“La prima cosa da fare è andare dal medico – e non dal fisioterapista, osteopata, pranoterapeuta come accade frequentemente. Dopo che il medico ha escluso una causa organica di cui si è detto prima si può iniziare una terapia farmacologica per ridurre il dolore e successivamente si valuteranno interventi di tipo fisioterapico o elletroterapico (laserterapia, tecaterapia).
La fermo subito: parliamo di terapie nei casi di pazienti nei quali non insistono problemi organici?
“La prima terapia è lo sport, nello specifico il nuoto. L’obiettivo è quello di rinforzare i muscoli lombari e paravertebrali che sostengono la colonna vertebrale; in questo modo si allevia notevolmente il dolore e anche il rischio che il male si ripeta. Naturalmente ci sono le terapie fisioterapiche, mediche con anti infiammatori e se in 6-7 giorni non migliora si passa alle infiltrazioni di cortisone e altro ancora. Diciamo che il primo passo deve essere la ricerca della causa del male”.
Si può evitare il mal di schiena?
“Sì. Si può cominciare a fare sport sin da giovani. Mi raccomando, voglio che questo venga scritto e riscritto, detto e ridetto. Lo sport sin da quando si è giovani diminuisce di parecchio la possibilità di essere colpiti dalla lombalgia con l’avanzare dell’età e poi cominciare a fare sport da giovani serve a imparare un migliore stile di vita e portarlo avanti nel tempo”.
Quali sono i casi che ha riscontrato più di frequente?
“I mal di schiena da ufficio, dovuti alle tante ore seduti ad una scrivania. Vite sedentarie di persone che non fanno sport”.
Ecco svelati i misteri di uno di quei mali per i quali il fai-da-te impazza. La diagnosi del medico è fondamentale. Dietro a quello che noi pensiamo essere un semplice mal di schiena possono nascondersi problemi ben più gravi. Un’ultima cosa: quando si è “bloccati” il riposo prolungato è da evitare. Naturalmente non si possono sollevare pesi e fare sforzi, ma l’immobilità può peggiorare il problema. Piccoli passi, fare tutto a piccoli passi è la chiave giusta!
Angela De Rubeis