A fine estate i morsi della crisi fanno più male ma nelle parrocchie, in collaborazione con il Comune di Cattolica, due progetti molto importanti stanno rispondendo alle prime fondamentali esigenze: il «Microcredito per Cattolica» ed ora, prossima a partire, la «Cassa delle professioni e dei mestieri». Il Microcredito nelle ultime settimane sta aiutando le famiglie in difficoltà nel sostenere anche le spese scolastiche (libri, iscrizione, mensa, ecc.) che sono sempre più alte nelle case proprio in questi primi giorni dell’anno scolastico. «Ad oggi abbiamo ricevuto trentuno domande di accesso al microcredito: siamo riusciti ad evaderne una decina per un totale di circa 20 mila euro – spiega Giampiero Galvani, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cattolica – tra le necessità fronteggiate grazie ai fondi erogati in questi primi nove mesi rientrano spese per la formazione professionale o per il conseguimento della patente di guida; spese mediche straordinarie o per le abitazioni. Ma ora con l’arrivo del nuovo ciclo scolastico, il microcredito è un valido supporto per tutte quelle famiglie di Cattolica che rischiano di trovarsi in difficoltà nell’acquistare i libri per i propri figli, ed è per questo che suggeriamo a chi ne avesse necessità, di rivolgersi presso gli uffici competenti in Comune per sottoporre le proprie istanze ai funzionari preposti».
I finanziamenti erogati vanno da 500 fino a 2500 euro, dilazionati in 60 mesi. Il fondo istituito grazie alla collaborazione tra Banca di Credito Cooperativo di Gradara, Caritas S.Pio V e Comune di Cattolica è stato inizialmente di 32.000 euro. Ma ora c’è di più. Gli operatori parrocchiali ed i volontari Caritas stanno pensando di mettere in rete, in una sorta di cartello o network, le attività o i liberi professionisti più «virtuosi», pronti a rendersi disponibili a prezzi calmierati o comunque a tariffe più vantaggiose rispetto al libero mercato. Una «Cassa delle professioni e dei mestieri» che potrebbe sostenere le famiglie che hanno necessità di prestazioni ma non hanno disponibilità finanziaria ed allo stesso tempo potrebbe dare più lavoro agli artigiani locali. «Vorremmo chiedere ai lavoratori di associarsi con noi o di collaborare – dice ad esempio Astorre Mancini, noto avvocato e volontario del progetto «Microcredito» nato nella parrocchia di San Pio V – nel nostro sostegno economico e sociale alle famiglie. Un artigiano o un libero professionista con tariffe più basse o agevolate potrebbe aiutarci ancor di più ad aiutare».
Intanto l’emergenza sociale cresce: «I nuclei familiari in difficoltà crescono – spiega il parroco di San Pio V don Biagio Della Pasqua – dobbiamo monitorare queste situazioni e dare loro speranza di futuro. Inoltre dobbiamo stare vicino ai ragazzi facendo capire loro che lo studio è fondamentale per la loro vita, di non abbandonare la scuola per un lavoro immediato oppure di continuare a credere anche in percorsi scolastici, magari un po’ più lunghi, ma che portino all’Università ed alla laurea per formarsi pienamente. Con la Cassa dei mestieri poi creeremo una rete che possa fornire alle famiglie prestazioni professionali a prezzi più accessibili».
Luca Pizzagalli