“Ricordatevi del futuro”: brevissimo ed efficace il messaggio di Roberto Benigni a quanti nei giorni scorsi si accingevano a seguire uno dei tanti confronti televisivi sui problemi del Paese. Le sortite di un artista che con pochissime parole trasmette un pensiero con una battuta, possono a volte accompagnare la lettura dei fatti e dei problemi di chi sta ai bordi della cronaca.
“Ci sono persone che non vedono nulla davanti e si ricordano solo del passato. Invece c’è un futuro meraviglioso da costruire insieme. Ognuno facendo la sua parte. Ricordatevi del futuro, è questa la frase con cui saluto gli italiani
”.
La frase di Benigni diventa un monito a non imprigionare la memoria nel marmo e diventa anche un appello a fare della cronaca una sorta di sentiero verso il futuro.
Nella battuta, più breve di un Twitter, l’artista chiede di alzare lo sguardo per leggere il filo che unisce i tre momenti che fanno bella la vita di una persona, di una famiglia, di una società.
La cronaca può insegnare qualcosa di importante a patto che il racconto e la lettura dei fatti siano il frutto di una visione totalmente umana dell’uomo.
Non è un esercizio facile e la cronaca abbonda di letture ideologiche e quindi di visioni parziali che forse sono protette da una deontologia che tutela il ruolo del giornalista ma sono del tutto estranee a un’etica professionale che dovrebbe chiamare in causa la coscienza, credente e non credente, nella ricerca della verità e nel rispetto della dignità della persona.
Ricordatevi del futuro significa costruire, anche nella cronaca, un ponte tra i diversi tempi per non interrompere la ricerca della verità, per non spegnere la sete di infinito che c’è nell’uomo di oggi anche nel suo attraversare fatti e problemi che i media ogni giorno propongono.
Paolo Bustaffa