È stata fissata per sabato 27 settembre alle ore 16 la Sessione di apertura del Processo diocesano sulla vita, virtù e fama di santità di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che per la Chiesa è già «servo di Dio». L’evento si terrà presso la Parrocchia La Resurrezione, di cui lo stesso don Oreste è stato fra i fondatori nel 1968 ed è rimasto parroco per 32 anni.
Questa prima sessione è un momento aperto al pubblico a cui possono partecipare tutti i fedeli e sarà presieduta dal vescovo mons. Lambiasi. «All’inchiesta pubblica – precisa Elisabetta Casadei, postulatrice della Causa – si arriva solo dopo che sono stati vagliati dai periti teologi gli scritti di don Oreste, sia quelli pubblicati e quelli non editati, e dopo che è stata conclusa la ricerca dei documenti storici da parte della Commissione storica che compie la verifica documentale degli scritti». Chiusa la fase documentale, si possono sentire i testimoni. La chiesa si trasforma per l’occasione in una vera e propria aula di tribunale. «In questa prima sessione giureranno tutti gli Officiali dell’Inchiesta – continua la postulatrice – >cioè il Giudice, che in questo caso sarà don Giuseppe Tognacci, il Promotore di Giustizia (il cosiddetto avvocato del diavolo) che sarà padre Victorino Casas Llana, e i Notai, che saranno due, perché i testimoni saranno tanti: il notaio principale è il signor Alfio Rossi». Poi il turno del giuramento toccherà alla postulatrice Elisabetta Casadei e al vice postulatore mons. Fausto Lanfranchi. Sarà inoltre citato il primo testimone.
L’iter per l’avvio della causa era partito con la consegna della richiesta al vescovo di Rimini da parte del responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, il 27 ottobre 2012, durante la celebrazione conclusiva del convegno dedicato a “Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo”.
Ora il Vescovo invita «tutti i fedeli a fornire notizie utili» facendogli pervenire eventuali «autografi, lettere e ogni altro scritto del Sac. Oreste Benzi» di cui fossero in possesso.