Volto, cuore, fede. Sono le tre parole che accompagneranno i ragazzi lungo i 140 km di cammino del pellegrinaggio in Abruzzo sulle orme di San Tommaso Apostolo. In programma dal 7 al 14 settembre, l’esperienza lanciata dal Punto Giovane di Riccione si rivolge a ragazzi dalla prima superiore fino a giovani adulti. Una cinquantina i posti disponibili (per info: 346 3979051), con le iscrizioni ormai agli sgoccioli, perché la notizia del pellegrinaggio ha già fatto il giro della diocesi.
Tutto è nato nel 2003 da una sfida. “Volevamo lanciarci in un’esperienza diversa dal campo di Azione Cattolica, da cui tutti noi provenivamo e che per tutti è stata un’esperienza determinante per la vita. – spiega Cristian Messina, insegnante di religione ed educatore del Punto Giovane – C’era l’idea di azzardare qualcosa di nuovo”. All’orizzonte si è stagliata l’idea del pellegrinaggio. Quale “cammino” intraprendere per primo se non il più affascinante e noto, Santiago di Compostela? “Sessanta persone hanno aderito, insieme abbiamo percorso gli ultimi 110 km del Cammino. – prosegue Messina – Siamo tornati a Riccione fortificati nella fede, stupiti e confermati nell’intuizione”.
Da allora, il Punto Giovane non si è più fermato, inanellando anno dopo anno un percorso dopo l’altro: La Verna, Assisi, Roma, Torino, Puglia, Liguria, Sicilia, fino a Sarsina nel 2013. “Ogni anno una nuova meta che abbia però un santo e la sua esperienza spirituale come meta e compagna di viaggio” specifica Messina. Non “sulla strada” imitando i giovani della beat generation, ma in pellegrinaggio e con un filo rosso, passo dopo passo. Incamminarsi sulle orme di San Vicinio, nel 2013, ha comportato un percorso personale incentrato sui sette vizi capitali.
La giornata dei pellegrini è strutturata: lodi al mattino, il cammino fino al pomeriggio, la messa giornaliera (garantita dalla presenza di don Franco Mastrolonardo e don Valerio Celli). Una serata è dedicata ad esempio alla caccia al tesoro animata con gli abitanti del paese ospitante. Sì, perché l’ospitalità è “garantita” da strutture come palestre, scuole, teatri e parrocchie. Con il sacco a pelo come compagno di viaggio.
Cinque le tappe previste per il pellegrinaggio 2014. Si arriva in pullman a Sulmona, da dove si parte a piedi per Casauria (incontrando papa Celestino V). la seconda tappa è Castiglione-Manoppello (Santo Volto), la terza porterà i pellegrini fino a Bucchianico (sulle orme di San Camillo de Lellis). Bucchianico-Guardiagrele (San Michele Greco) è la quarta tappa, la quinta conduce il gruppo a Lanciano (città del primo miracolo eucaristico della storia) per concludersi ad Ortona, dove sono custodite le reliquie di san Tommaso Apostolo.
Il gruppo negli spostamenti è seguito da un pulmino: a bordo un’équipe di tre adulti (Mariannina Montanari, Ivana Di Marco e Giuseppe Tirincanti, educatori di Fontanelle e San Lorenzino) che porterà i bagagli più ingombranti e si occuperà della cucina.
C’è un video che sintetizza quella che potrebbe essere l’impresa: www.goo.gl/10WfGA.
Come un gioco dell’oca, il dado si muove sulle orme del Santo partendo da Sulmona sulle note di un’allegra musichetta fino a raggiungere il traguardo di Ortona, mettendosi alle spalle colori differenti che rappresentano le diverse località.
Percorrere 140 km sulle orme dei santi e “incontrando” a piedi San Tommaso Apostolo costerà a ciascun pellegrino 250 euro. Eppure i ragazzi abbracciano l’impresa. “Siamo stupiti pure noi da quanto accade ogni anno. – ammette Sara Urbinati – Segno che il pellegrinaggio, il cammino lento dei piedi e dell’anima in compagnia di altri pellegrini, è un’esperienza valida e attraente e senza età”.
Paolo Guiducci