Non diciamo una bestia nera, che sarebbe esagerato. Ma una bestiolina per Rimini questa estate Gallipoli lo è stata. Se il titolo di “capitale delle vacanze” non ce lo leva ancora nessuno, nell’immancabile carosello di classifiche estive il centro balneare leccese ci ha piazzato un paio di gomitate nei fianchi. Sulla prima possiamo tranquillamente farcene una ragione, Gallipoli è in cima alla classifica delle località preferite per le case vacanza: modalità da noi decisamente minoritaria rispetto all’ospitalità alberghiera, storico punto di forza della nostra offerta turistica ovvero la pensione dove ognuno si sente a casa grazie a un’accoglienza ben diversa dal semplice consegnare le chiavi di un appartamento e spiegare come si accende il gas. Ma è proprio in quest’ottica che brucia invece l’esito di un’altra classifica: Gallipoli ha scalzato proprio Rimini dalla vetta della classifica delle località “sorridenti” a giudizio dei turisti stranieri, che computa accoglienza, simpatia della gente e servizi offerti ai turisti. E prevengo anche una plausibile obiezione: anche a Gallipoli ce l’hanno la tassa di soggiorno, introdotta come a Rimini nel 2013. Allora siamo noi che ci siamo un po’ incarogniti negli ultimi anni oppure a Gallipoli quando danno le chiavi delle case vacanza sono particolarmente sorridenti?