Per la Pastorale l’estate non è tempo di vacanza, e non solo per le parrocchie di mare, ancor più impegnate del solito, ma per tutta la comunità cristiana, perché è tempo di verifica e di programmazione del cammino comune. A livello di parrocchie, ma anche di Diocesi. E proprio nei giorni scorsi è arrivata alle comunità la lettera del Centro Diocesi con le prime note sul programma pastorale del 2014/15. Tema dell’anno, del resto già precedentemente comunicato dal Vescovo, sarà “Dall’Eucaristia, Chiesa in uscita”.
L’obiettivo pastorale sarà duplice, caratterizzato dalla seconda parte della riflessione sulla Eucaristia e dalla preparazione alla missione popolare che si svolgerà l’anno successivo. “Appare evidente – si scrive nella lettera – che le due tematiche sono strettamente correlate, perché l’Eucaristia deve proseguire nella missione. In tal senso è significativa l’icona biblica dei discepoli di Emmaus, scelta già dallo scorso anno: ’L’abbiamo riconosciuto allo spezzare il pane. Usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo’.”
Le linee portanti saranno due. Anzitutto la formazione liturgica sulla Eucaristia per aiutare le comunità a viverla sempre meglio. E per secondo la formazione delle stesse comunità alla dimensione della testimonianza/missione della Eucaristia, curando in particolare la formazione di coloro che più direttamente saranno impegnati nella missione popolare.
A queste due tematiche di fondo si deve aggiungere la preparazione al Convegno della Chiesa Italiana (Firenze 2015), la celebrazione dell’anno marvelliano e l’evento della canonizzazione del beato Amato Ronconi.
In questo secondo anno dedicato alla Eucaristia si porrà attenzione alla educazione alla liturgia e attraverso la liturgia. Fra i temi trattati troveremo: il collegamento tra la liturgia della Parola e la liturgia eucaristica; il canto liturgico; Il rapporto tra segno della pace e comunione eucaristica; la Comunione sotto le due specie; la Comunione spirituale, con riferimento alle cosiddette “situazioni matrimoniali irregolari”.
Con il prossimo anno pastorale, inizia il biennio della missione straordinaria. Questo primo periodo sarà dedicato: alla sensibilizzazione della comunità, alla preghiera, all’individuazione e formazione dei “missionari”. Le parrocchie o le zone pastorali saranno invitate a fare un incontro mensile di spiritualità e di preghiera in vista della missione. Nelle zone e nelle parrocchie si può cominciare a pensare a qualche forma straordinaria di missione (visita capillare alle famiglie; impegno in qualche ambiente o situazione particolare; individuazione di qualche ”periferia esistenziale”: giovani del bar, del muretto, immigrati, famiglie con problemi, persone senza lavoro, anziani soli, preadolescenti in difficoltà.