Il negazionismo non funziona, non funziona al passato e non funziona al futuro. La velocità del digitale, l’incessante velocità con la quale gli smartphone vengono aquistati dagli italiani (ce ne sono 28 milioni con numeri che crescono, in modo esponenziale, di mese in mese) impone una verifica di quello che sta succedendo dentro il mondo dei telefonini, soprattutto per quel che riguarda la produzione e la fruizione di contenuti. Le App (che sta per Applicazione) sono gli strumenti con le quali servizi e contenuti vengono distribuiti nel mondo del “mobile”, o per noi comuni mortali “attraverso i cellulari”.
Cosa dicono di Rimini queste App? Cosa producono le “menti” riminesi?
Il successo forse più evidente, targato 500mila scaricamenti, è quello di due giovanissimi, Riccardo Fuzzi e Massimo Caroli, sviluppatori (così si chiamano i produttori di App) di myAppFree (per Windows Phone), nata nell’estate 2012, e recentemente incubata nella società sammarinese Mr. APPs s.r.l. I due, classe 1991, hanno ideato un’applicazione che tutti i giorni suggerisce delle applicazioni gratuite ai suoi utenti.
Abbiamo cercato di capirne un po’ di più parlando con Riccardo Fuzzi, originario di Meldola e adottato da Savignano sul Rubicone.
Riccardo, in cosa consiste l’App che hai sviluppato con Massimo Caroli?
“Gli utenti ricevono ogni giorno una nuova applicazione, appositamente selezionata e testata, da poter scaricare gratuitamente per 24 ore sul proprio smartphone”.
Si ha sempre l’idea che il digitale sia un mondo a parte rispetto al reale. I numeri della vostra App sono enormi, ci sono effetti “reali”…
“Un solo numero vorrei darti: ad oggi sono 9 i milioni di euro risparmiati complessivamente dalla community di myAppFree in quasi 10 milioni di download gratuiti generati dal servizio”.
500 mila download, dicevamo: da dove arrivano? Ne avete idea?
“Sì. I migliori riscontri sono stati individuati in Italia, India, Stati Uniti, Brasile, Messico e Russia. Sono numerose, poi, le partnership internazionali con i principali sviluppatori che, grazie alla nostra App, riescono ad ottenere visibilità internazionale alle proprie apps”.
E il futuro? Sul futuro ci risponde Massimo Caroli: “Speriamo di riuscire a bissare presto questo incredibile risultato grazie alle prossime novità e funzionalità in programma per il nostro servizio”.
Le App su Rimini
La prima che citiamo è quella ufficiale che fa capo al Comune, ossia Rimini App. Realizzata da Edita, azienda riminese, è gratuita e racconta tutto il territorio, spiegando la storia dei monumenti, indicando gli eventi principali e, grazie alla collaborazione con newsrimini.it (a proposito, Edita ha realizzato la app anche per questo sito d’informazione), si possono trovare anche notizie e curiosità. Ben fatto, unico neo (che non è un neo in realtà) è che sull’Apple store (aggiornato al 23 giugno) l’immagine di presentazione è ferma su una pagina che indica il delfinario di Rimini come parco dei divertimenti. Peccato che, come noto, il delfinario sia attualmente chiuso.
Altra applicazione su Rimini realizzata dalla riminese Federica Piersimoni (federchicca per il web) è Mi Piace Rimini, gratuita, che come idea di fondo non ha solo quella di dire cosa si fa in città oppure dove si può andare ma cerca di costruire dei percorsi tematici. Per cui, ricostruisce l’itinerario felliniano, l’itinerario dedicato ai luoghi da fotografare, la Rimini storica, oltre alle classiche informazioni sul dove andare a mangiare, dormire, comprare, etc..
A proposito di cibo segnalo Piada e Cassoni di Davide Ficca (mssolutions), che indica tutti i luoghi dove mangiare versioni artigianali del “pane” più amato di Romagna. C’è poi una Rimini tutto l’anno che ha la lodevole intenzione di mostrare anche ciò che si fa sul territorio prima e dopo la “stagione”. Pure I love Rimini (Pianetaitalia, azienda riminese) si dedica agli eventi.
Se proprio volessimo tirare le fila di questa carrellata, diremmo che a parte i ragazzi di myAppFree in casa nostra si tende a parlare delle cose che si conoscono di più: eventi, territorio e cibo. Ed è logico. Unica “nota stonata” RiminiParty, il nome non dà adito a interpretazioni sbagliate, realizzata però da uno sviluppatore di Terni. È il bello del web: accorciare le distanze. Rimini -Terni in zero secondi!
Angela De Rubeis