Rimini non è solo sinonimo di divertimento e locali notturni, ma anche di turismo accessibile a tutti, disabili inclusi. Siamo al Bagno 27 di Marina Centro, uno stabilimento balneare che Walter e Stefano Mazzotti (padre e figlio) gestiscono dal 1995, dopo una vita trascorsa a vendere macchine da cucire e filati. Stefano Mazzotti è anche presidente del Consorzio Spiaggia Rimini Network, il primo consorzio dei bagni e ristobar della Riviera che riunisce a oggi oltre 200 strutture. Al Bagno 27 si respira un’aria accogliente, un’atmosfera confortevole e familiare. I servizi non mancano: filodiffusione, wi-fi gratuito, un parco giochi e animazione per i bambini, lettini di varie dimensioni… ma c’è qualcosa in più. Per rendere la spiaggia pienamente fruibile anche alle persone con disabilità, sono stati realizzati servizi a loro dedicati che fanno di questo stabilimento un’avanguardia nel settore del turismo accessibile.
Com’è nato il vostro impegno per realizzare una spiaggia accessibile alle persone disabili?
“Qualche anno fa siamo stati l’unico stabilimento della zona Rimini Sud ad aderire al progetto Spiaggia Libera Tutti promosso dalla Provincia di Rimini. Da lì è nato il nostro impegno a dotarci non solo dei tradizionali e necessari servizi per disabili (scivoli all’ingresso, servizi igienici dedicati) ma anche di una serie di altri strumenti che potessero rendere la nostra spiaggia davvero alla portata di tutti. Abbiamo quindi acquistato due sedie a ruote speciali che permettono alle persone che non camminano sia di entrare in acqua che di muoversi sul bagnasciuga. Abbiamo lettini rialzati realizzati ad hoc perché le persone possano facilmente spostarsi sul lettino dalla carrozzina. All’ingresso dello stabilimento le pedane tattili consentono alle persone cieche di orientarsi in autonomia negli spazi e scoprire tutti i servizi del nostro bagno. E infine ci sono le passerelle in materiale eco compatibile per spostarsi facilmente e raggiungere tutti i diversi luoghi della spiaggia”.
Poi c’è stato l’incontro con l’associazione Rimini Autismo.
“Esatto, un incontro casuale, nato dall’amicizia su Facebook tra me e il presidente dell’associazione Enrico Fantaguzzi. Enrico mi ha fatto capire cos’è l’autismo e quali sono le esigenze delle famiglie con bambini e ragazzi autistici. Roberto Maldini di Impronta Digitale ha realizzato per noi un logo e da qui è nato <+cors>Friendly Autismo Beach<+testo_band>, un progetto avviato nel 2013 e che, a oggi, ha già coinvolto 40 stabilimenti balneari, 15 alberghi e oltre 400 famiglie. Oltre ai servizi pensati ad hoc per questi ragazzi e per le loro famiglie e al lavoro per sensibilizzare la cittadinanza e tutti gli ospiti dei nostri stabilimenti sul tema dell’autismo quest’anno vogliamo proporre un’importantissima novità: un progetto pilota finalizzato all’assunzione di ragazzi con autismo per lavorare nelle nostre spiagge. Pensiamo infatti che la spiaggia sia un ambiente ideale dove questi ragazzi possano esprimersi e impegnarsi in un’attività lavorativa vera e propria rendendosi così sempre più autonomi. L’obiettivo è quello non solo di una Friendly Autismo Beach ma di una Friendly Autismo Rimini”.
Quali sono gli aspetti più importanti per l’accoglienza di persone disabili negli stabilimenti balneari?
“La formazione degli operatori, non solo i titolari degli stabilimenti, ma di tutti coloro che collaborano e lavorano in spiaggia. L’ anno scorso 60 bagnini del Consorzio Spiaggia Network hanno partecipato alle attività di formazione che abbiamo proposto su queste tematiche. Quest’anno la riproporremo su temi sempre più specifici affinché tutte le persone che lavorano in spiaggia sappiano come relazionarsi al meglio con persone con disabilità, di qualunque tipo. Collaborerà con noi anche la Cooperativa sociale “Il Millepiedi”, al fine di offrire la presenza di personale sempre più qualificato per le diverse esigenze. Ma ci tengo a sottolineare un altro aspetto ancora più importante: accogliere persone con disabilità nelle nostre spiagge non è solo un servizio che offriamo loro e alle loro famiglie ma un arricchimento grandissimo per tutti, un’occasione di crescita e reciprocità”.
Rimini è una città all’avanguardia nell’ottica del turismo accessibile?
“Assolutamente sì, abbiamo servizi all’avanguardia non solo rispetto al resto d’Italia ma anche d’Europa. Dobbiamo crescere in questo senso e continuare a essere sempre più di esempio anche per altre città e altri luoghi. Gli stabilimenti balneari stanno facendo moltissimo: oltre alla nostra spiaggia, molti altri bagnini si stanno dotando di strumenti e servizi. Penso che qualcosa in più potrebbe essere fatto anche dagli alberghi, non sempre dotati di servizi all’altezza di accogliere persone con disabilità e questo a volte è un limite. Al contrario di quanto alcuni pensano la spiaggia e il turismo non sono solo un business. La spiaggia è un luogo magnifico che tutti amiamo, un bene comune e proprio per questo dev’essere davvero accessibile a tutti perché tutti possano goderne la bellezza e viverla in un clima rilassato e piacevole”.
Silvia Sanchini
(RiminiSocial)