Quando due anni fa fu eletto presidente della Polisportiva, mai si sarebbe immaginato di vivere un’esperienza così piena e appagante. E nonostante il suo mandato sia in scadenza, Federico Foschi, ha gli occhi che brillano.
“Mandare avanti una realtà che tra calcio, pallavolo e pallacanestro ha più di 700 iscritti tra atleti, allenatori e dirigenti non è facile, ma la Stella ha un grande cuore, quello del volontariato. Da noi nessuno, e mi piace sottolineare il termine nessuno, riceve un compenso: sia chi sta in campo sia chi sta in panchina o dietro una scrivania. Si gioca per puro divertimento, per pura voglia di stare insieme e si lavora per vedere un sorriso da questi ragazzi. Logico, non siamo perfetti, anche noi abbiamo i nostri momenti no, i nostri limiti, ma si cerca di superarli mettendo sempre l’io alle spalle del noi. Perchè la vera forza della Polisportiva è da sempre il gruppo, fin dal 1909, quando fu fondata come costola della chiesa di San Giovanni Battista. Questi due anni sono stati un’esperienza umana e sportiva meravigliosa, forse la cosa più bella che mi sia capitata al di fuori della famiglia”.
Due stagioni, soprattutto l’ultima, ricche di soddisfazioni.
“Sportivamente parlando quello appena concluso è stato un anno straordinario. Nel calcio, da matricola, abbiamo chiuso il girone H di Prima categoria al quinto posto mentre nella pallacanestro siamo arrivati ai play off nel campionato di Promozione, dopo aver battuto Faenza ci siamo arresi solo a Ravenna che ha una squadra sinceramente più attrezzata. Nella pallavolo ci siamo addirittura superati perchè le nostre ragazze, alla prima esperienza in un torneo durissimo come quello della B2, si sono non solo salvate con tre giornate di anticipo, ma sono riuscite a portare in palestra una media di 200 persone, una cosa incredibile. A questi ci sono da aggiungere i riusultati delle nostre giovanili, risultati, ed è questa la cosa che più ci sta a cuore, soprattutto di fair play e correttezza”.
Quella correttezza e quella sportività che da sempre sono il marchio di fabbrica della Stella.
“Chi viene da noi sa quali sono le regole da seguire, prima di tutto c’è il ragazzo, l’uomo, e successivamente il giocatore, quindi la nostra linea va in questa direzione. Faccio un esempio molto pratico: abbiamo avuto qualche caso di bullismo, quando lo abbiamo saputo abbiamo convocato subito i genitori e persone professionalmente pronte per affrontare questa situazione”.
Per tutto questo, ma anche per le sue strutture, la Polisportiva è stata scelta anche dall’Università di Bologna.
“Saremo la sede del Master Universitario di I livello in Educazione e Avviamento allo Sport, un’altra bella soddisfazione”.
E per festeggiare tutti questi successi l’appuntamento è per il 15 giugno quando ci sarà la grande festa della Stella alla quale prenderanno parte anche Matteo Brighi, Sergio Floccari e il Direttore sportivo dell’Atalanta, Gabriele Zamagna.
Francesco Barone