Cambia il timoniere, ma non cambiano prestazione e risultato. Il Rimini non riesce a battere il Mantova (1-1) e ora si trova in una posizione di classifica delicatissima, visto che la zona retrocessione diretta è a un solo punto. A dimostrazione che le colpe non erano tutte di Marco Osio. Un Rimini che ha faticato tremendamente per tutto l’arco della gara e che, dopo essere andato in svantaggio, ha rischiato il tracollo trovando il pareggio grazie a un rigore molto generoso. Rigore, tra le altre cose, che Fall era riuscito a sbagliare, fortunatamente, però, la palla gli è tornata proprio sui piedi. D’accordo, una settimana di lavoro è troppo poco, ma da Buglio ci si aspettava sinceramente qualcosa di più. Non tanto sotto l’aspetto del gioco, quanto da quello del carattere. Del resto lo stesso tecnico aveva detto appena sbarcato in piazza del Popolo che voleva una squadra affamata. La speranza è che già da domenica prossima questa sana «ignoranza» si veda perchè la trasferta di Ferrara è da cuori forti. In caso di sconfitta, infatti, la situazione precipiterebbe. La Spal arriva dal ko di Porto Tolle e quindi avrà una grande voglia di riscatto, al «Mazza» i biancazzurri hanno raccolto 8 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, segnando 29 gol ma subendone anche 22. Se il Rimini non ride, non lo fa neppure il Santarcangelo che al «Mazzola» centra il suo sesto pareggio di questo girone di ritorno. Un punto che fa malissimo, perché suppur in 10 per tutto il secondo tempo, i clementini hanno giocato e sbagliato tre gol clamorosi. Alla fine la rete di Beccaro al 93’ ha evitato la beffa. La quota salvezza rimane a -7, ma domenica Nardi e compagni andranno in casa della Pergolettese in una partita da non sbagliare assolutamente. Nessuna novità per il Bellaria che perde la sua 19ª partita.
Francesco Barone