Erano due, storicamente, i momenti critici che lo staff interno della fiera di Rimini temeva. Uno è stato risolto in modo encomiabile: l’assalto dell’ultimo giorno agli stand del Sigep per portare via tutto il commestibile e non solo. Quest’anno, in accordo con gli operatori, il gelato rimanente è stato raccolto e rivenduto per beneficenza. L’altro era lo sbarco in massa a «Pianeta Birra», la fiera della birra, della flotta di beoni che cercavano di infilarsi confondendo «fiera» con«festa». Ed effettivamente molti all’uscita della fiera non capivano più se erano a Rimini o Berlino o in qualsiasi altra città. Ai residenti, prima della vecchia fiera poi della nuova, sembrava invece di essere a Venezia. I visitatori di cui sopra, una volta usciti avevano infatti l’impellente bisogno di liberare la vescica provocando allagamenti né gradevoli né graditi. Poi «Pianeta Birra» è stato inglobato in altre manifestazioni dove gli Homer Simpson nostrani avevano meno occasione di infiltrarsi. È notizia di questi giorni che dal febbraio 2015 ci sarà in Fiera un nuovo evento dedicato esclusivamente alla schiumosa bevanda, dal nome «Beer attraction-Craft brewery International Show». Lo stratagemma degli organizzatori con un nome così ostico, chiaramente, è quello di depistare i non addetti ai lavori. Ma non si preoccupino: da quella volta il pubblico improprio avrà sicuramente imparato la lezione. A proposito, qualcuno ha già i biglietti?