Home Vita della chiesa È possibile che i maghi conoscano il futuro?

È possibile che i maghi conoscano il futuro?

Vorrei fare una domanda a cui non mi è mai stata data una risposta certa. I maghi esoterici dicono di vedere il futuro. Mi chiedo, è possibile che il diavolo conosca il futuro?
Lettera firmata

Risponde don Diego Pancaldo, docente di Teologia spirituale alla Facoltà teologica dell’Italia Centrale

Alla domanda della lettrice bisogna rispondere che la conoscenza dei fatti futuri e liberi è solo di Dio. San Tommaso D’Aquino afferma nella Summa Theologiae (I q.57 art.3) che: «Il futuro, direttamente come è in se stesso, non può essere conosciuto da alcun intelletto creato». È dunque impossibile ad una mente finita conoscere fatti che ancora non esistono. Le creature – e quindi anche i demoni – possono fare solo congetture o deduzioni.
La tradizione teologica e spirituale cristiana afferma che il demonio non può conoscere il futuro. San Giovanni della Croce, ad esempio, nel secondo libro della Salita al monte Carmelo, al capitolo 21, afferma che il demonio «può con somma facilità dedurre un certo effetto da una certa causa, anche se poi non accade così perché tutte le cose dipendono dalla volontà divina» (21,7). Offre inoltre un consiglio molto utile anche per il presente, quando afferma che il demonio «è sottilissimo nell’insinuare menzogne, da cui ci si può liberare soltanto fuggendo da ogni rivelazione, visione e locuzione soprannaturale» (21,11).
Per chi desidera camminare rettamente nella vita cristiana è fondamentale vivere nella fede, speranza, carità, guardando a Cristo in cui tutto ci è stato rivelato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma al numero 2115: «Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri Santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo. L’imprevidenza può costituire una mancanza di responsabilità». Aggiunge inoltre, al numero 2116, che «tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazioni dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che ”svelino” l’avvenire… [queste] sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo».
Ne deriva pertanto che occorre evitare accuratamente il contatto con chi pretende di conoscere il futuro libero: indovini, astrologi, chiromanti, maghi esoterici, ecc.

Diego Pancaldo