In sospeso tra il «giallo» post Real Vicenza e l’arrivo della nuova capolista Bassano. Sono state vacanze molto strane quelle del Rimini, trascorse con il fegato rovinato da una sconfitta che per qualcuno è stata «pilotata» dal signor Eros Lacagnina di Caltanissetta che, immagini in mano, ne ha veramente combinate di tutti i colori. Non solo fischietto in bocca, ma anche a parole. Sembra, infatti, che dopo l’allontanamento dal campo del dirigente biancorosso, Agostino Ripoli, gli abbia detto “questa partita era già stata destinata”. Frase sibillina confermata anche da altre persone. La dirigenza riminese si è anche riunita per decidere se denunciare l’arbitro alle autorità competenti, strada che francamente sarebbe difficile da percorrere, perché in certi casi o hai prove schiaccianti in mano oppure getti solo dubbi su un mondo già segnato dal calcioscommesse. Arbitro o meno, la cosa che conta è che il Rimini abbia sì, perso, ma lo abbia fatto giocando una grande partita e senza tre giocatori fondamentali come capitan Brighi, Baldazzi e Nicastro. Ora, però, è bene eliminare tutte le tossine e concentrarsi sulla gara che domenica vedrà arrivare al “Neri” i campioni d’inverno del Bassano. Veneti che nell’anticipo dell’ultimo turno hanno battuto il Santarcangelo (2-1) proprio sui titoli di coda dopo che Graziani aveva pareggiato all’82’. Un vero peccato che, però, non mina il grandissimo girone di andata dei gialloblù che domenica andranno a Forlì in un derby che si presenta difficilissimo. Chi, invece, è già con un piede e mezzo in serie D è il Bellaria che contro la Spal ha subito l’ennesima lezione. E ora al “Nanni” aspetterà un Mantova bisogno di punti. Francesco Barone