Quattro punti nelle ultime cinque gare: ko in casa con il Castiglione, poi vittoria con il Porto Tolle, in bianco a Forlì, un pareggino fortunoso con il Cuneo e, infine, la sconfitta di domenica scorsa sul campo della Torres. E una classifica che adesso inizia un po’ a spaventare perché la zona calda è a un passo. Ma cosa sta succedendo al Rimini? La risposta, molto probabilmente, deve essere data guardando l’infermeria. Perché da quando Baldazzi e Nicastro si sono infortunati anche l’attacco a mitraglia (23 reti nelle prime 13 partite) della squadra di Marco Osio è andato in tilt. E nel calcio, se non si segna, difficilmente si vince. Se poi si aggiunge a tutto questo la carenza di un centrocampo che a parte Marco Brighi è privo di giocatori capaci di impostare l’azione, il gioco è fatto. Certo, ci ha messo del suo anche la società, prima con un silenzio stampa che ha ottenuto l’esatto effetto contrario, poi facendo esplodere il caso Morga. Adesso, però, bisogna reagire, magari battendo il Real Vicenza reduce da un sonante 0-3 nel derby con il Verona. Da chi piange a chi ride. Già, perché battendo il Monza (3-0) e approfittando del pareggio del Bassano a Meda, il Santarcangelo è la nuova capolista del girone e sabato, nell’anticipo, andrà proprio sul campo della squadra di Mario Petrone. Chi, invece, è in crisi nera è il Bellaria che perde anche a Cuneo e vede lo spettro della serie D sempre più vicino. Bellaria che chiuderà il suo girone di andata ospitando al “Nanni” la Spal dell’eterno Varricchio.
Francesco Barone