Alla larga dai Blake, apparentemente tranquilla famiglia di New York, trasferitasi in Normandia: il loro vero nome è Manzoni, sono affiliati alla mafia e inseriti nel programma protezione testimoni, ricercati da un vendicativo boss. Meglio non stuzzicarli o farli arrabbiare, visto che non permettono sgarri nei loro confronti. Così papà Giovanni (Robert De Niro) picchia l’idraulico troppo spiritoso e si impegna a migliorare la qualità dell’acqua corrente nel paese (a modo suo), mamma Maggie (Michelle Pfeiffer), devota e votata alla sana cucina con olio di oliva, fa saltare per aria un supermarket per “scontro culturale” e i figli Belle (Dianne Agron) e Warren (John D’Leo) fanno vedere ai compagni di scuola di che pasta sono fatti: una famiglia davvero “esplosiva” per il povero agente FBI Robert Stansfield (Tommy Lee Jones), Cose Nostre – Malavita (“Malavita” è il nome dell’inseparabile cane di casa Manzoni), tratto dal romanzo di Tonino Benacquista è una divertente commedia mafiosa, virata spesso al nero, dove al centro c’è una famiglia più unita che mai, anche quando fischiano le pallottole.
Dirige Luc Besson, Martin Scorsese è produttore esecutivo e spunta la spiritosa scena della serata cinefila con De Niro che commenta Quei bravi ragazzi… La vivace famiglia (The Family) è il titolo originale del film) mostra la sua solidità e tutti i problemi famigliari di questo mondo, con mamma protettiva che corregge il linguaggio sboccato dei suoi “uomini”, Belle innamorata di un giovane supplente e i tratti inevitabili dello scontro tra culture.
Il film di Besson si sviluppa con carattere e simpatia, evidenziando i lati parodistici e umoristici dei racconti dedicati a “Cosa Nostra”.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani