Talmente preziosa che potete tenervela. Per il 96 per cento degli italiani, secondo un recente sondaggio, la privacy è un diritto inviolabile. L’88 per cento, inoltre, si dichiara pure consapevole del fatto che entità come Google e Facebook possiedono gigantesche banche dati sugli utenti da utilizzare a fini economici o politici. Che a dirlo sia una popolazione per oltre un terzo è presente su Facebook suona quanto mai curioso. Aggiungendo poi che in Italia il rapporto tra l’esibizionista Facebook e il sintetico Twitter è molto più sbilanciato sul primo rispetto alla media internazionale. E per non parlare di quelle ondate di post indignati che denunciano presunti abusi della privacy da parte di Facebook ma in realtà ne consacrano l’onnipotenza: se vuoi far sapere a tutti che Facebook è stato cattivo lo devi scrivere per forza su Facebook. E giù decine di “mi piace”. Ma non toccateci la privacy: ce la dilapidiamo tranquillamente da noi. Avessimo almeno risposto ai sondaggisti che la privacy non ci interessa … A volte si fa più bella figura a stare zitti, dicono i nostri vecchi con sintassi approssimativa ma tanto buon senso. Condividete? No, non su Facebook. Dicevo in senso generale, fermi con quei clic.