Quando si faranno i conteggi dei turisti arrivati quest’anno, nelle cifre ufficiali mancheranno quelli forse più contenti della loro vacanza a Rimini: due uomini in camper per non parlar del cane. Presumibilmente padre e figlio, sono arrivati il 22 settembre e si sono sistemati in un parcheggio dietro casa mia che non è un’area attrezzata, ma tanto è sempre vuoto e quando c’era il compianto salone del camper già serviva a questa funzione. Si sono ritrovati una spettacolare settimana di bassa stagione, con temperature estive a settembre inoltrato e cielo sempre sereno. Prendevano su le loro sedie pieghevoli e la borsa da spiaggia e insieme al cane si avviavano a piedi: un quarto d’ora senza fretta e nessun problema di parcheggio. Se ne tornavano alla base con l’ultimo raggio di tepore e poi, con tutta la calma del mondo, si preparavano a gustare sotto il loro “porticato” la cena acquistata al supermercato, probabilmente gli unici euro lasciati all’economia riminese nella loro vacanza al risparmio. Poi, con la pioggia di domenica scorsa, sono svaniti: loro e l’estate. Con noi vicini temporanei erano sempre cordiali e sorridenti. A fronte, va detto, di un po’ di invidia: noi già rientrati nel tran tran autunnale mentre loro si godevano il mare a costo zero. Mi sa che l’anno prossimo vado a chiedergli la tassa di soggiorno.