Sono ancora A, B e C i turni principali di abbonamento della stagione di prosa al Novelli, che consentono la replica dello stesso spettacolo per tre sere successive. Nel segmento più ricco della programmazione sono concentrati i nomi di maggior richiamo. È il caso di Luca de Filippo che inaugura il 12 novembre con La grande magia, uno dei testi meno noti di Eduardo. Il 26 toccherà a due attrici brave e spiritose – Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti – con La scena(nella foto) di Cristina Comencini che firma anche la regia. Massimo Ranieri torna, il 13 dicembre, sul palcoscenico del Novelli con Viviani varietà, uno spettacolo di Maurizio Scaparro – dedicato al grande attore partenopeo – che propone un viaggio musicale e coreografico da Napoli a Buenos Aires. È solo regista Alessandro Gassmann,ma non interprete, di Oscura immensità, tratto da un romanzo di Massimo Carlotto (21 gennaio) con Giulio Scarpati e Claudio Casadio. Sarà invece coinvolto con duplice ruolo – appena venti giorni dopo – in RIII Riccardo terzo, una delle più classiche tragedie shakespeariane. Il 18 febbraio il dramma di Ronald Harwood La torre d’avorio, incentrato sulla caccia ai seguaci di Hitler nell’immediato dopoguerra, si avvale dell’interpretazione di Massimo de Francovich e Luca Zingaretti. Si chiama <+cors>Pantani<+testo_band> il nuovo spettacolo del Teatro delle Albe – 7 marzo – che Marco Martinelli ha voluto dedicare al grande ciclista scomparso in circostanze mai chiarite. Toccherà al Teatro dell’Elfo per la regia di Elio De Capitani (25 marzo) concludere questa sezione di otto spettacoli con La discesa di Orfeo, un testo – inedito in Italia – di TennesseeWilliams.
Si tiene al Novelli anche il secondo segmento della programmazione, intitolato “Altri percorsi”. Tra gli appuntamenti più interessanti c’è Il cappotto, tratto da Gogol, che Vittorio Franceschi presenterà l’1 dicembre e, soprattutto, Il teatrante del grandissimo drammaturgo Thomas Bernhard (6 febbraio) interpretato da Franco Branciaroli. Da ricordare La clotûre de l’amour, un testo pluripremiato di Pascal Lambert (10 e 11 gennaio). Il 31 Lella Costa si presenta, per una volta, con un testo non suo ma di Lidia Ravera: Nuda proprietà. Vanno segnalati ancora un’altra variazione di Erri de Luca su Don Chisciotte (15 febbraio) ed Exit di Fausto Paravidino (12 marzo). C’è anche spazio per un omaggio a Verdi e Wagner danzato da Monica Casadei, il 21.
Ci si sposta invece al Teatro degli Atti per il turno D “Tracce di nuovo”. Inaugurano il 9 e 10 novembre i Motus con Nella tempesta, di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò; poi due spettacoli che hanno ottenuto i premi Ubu: il 26 gennaio Italianesi di e con Saverio La Ruina, il 4 febbraio Il convegno di Emanuele Valenti. La coppia Enzo Vetrano e Stefano Randisi propone (16 marzo) Totò e Vicè di Franco Scaldati.
Il ventaglio delle proposte non si esaurisce però con gli spettacoli in abbonamento: all’elenco bisogna aggiungere il concerto di Imany (11 dicembre, unica data della regione); La sagra della primavera, il capolavoro di Straviskij nato esattamente cento anni fa, proposto dalla compagnia di balletto classico Cosi-Stefanescu; il suggestivo monologo Factum est di Giovanni Testori (15 novembre) e l’ultimo spettacolo del comico Paolo Cevoli. Proposte molto eterogenee che comprendono pure il musical Cantando sotto la pioggia con la compagnia di Corrado Abbati; il secondo episodio della Trilogia dell’inesistente> di Paola Vannoni e Roberto Scappin; L’uomo è un animale feroce, che Silvio Castiglioni ha tratto da Nino Pedretti. È invece una novità Ferita a morte di Serena Dandini, portato in scena il 24 novembre da alcune attrici, fra cui Lella Costa.
Giulia Vannoni