In principio era San Filippo Neri. Fu lui a creare il primo oratorio in senso moderno, luogo di aggregazione per giovani. Le finalità dell’oratorio di San Filippo erano quelle della preghiera, coinvolgendo uomini comuni e di cultura nella lettura della Bibbia, e dell’educazione dei ragazzi. Sulla sua scia nacque l’idea di Giovanni Bosco. La sua passione educativa per i giovani lo portò ad avvicinare sempre più ragazzi, specialmente quelli in situazione di disagio. Dall’esempio di don Bosco, l’Oratorio è diventato sempre più luogo di aggregazione e formazione, sia religiosa che umana, attraverso iniziative anche ricreative, sportive e culturali. Le strutture si sono attrezzate ed ingrandite, oltre a diffondersi per tutta Italia, con maggior diffusione nel settentrione. Nel 2013 la CEI ha pubblicato una nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo dal titolo Il laboratorio dei talenti, primo documento nazione del suo genere sul tema degli oratori in Italia.
Nell’introduzione a questa nota i vescovi invitano le comunità ad incentivare e sostenere l’oratorio quale via privilegiata per educare alla vita buona del Vangelo.
In molte parrocchie ci sono già tante attività che in qualche modo rientrano nelle iniziative che l’oratorio può proporre, ma è importante anche capire come la proposta educativa dell’oratorio può essere una strada per aiutare le parrocchie nell’impegno educativo.
Alla luce di questo l’ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) zona di Rimini, l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile e l’Ufficio Catechistico Diocesano organizzano un momento di laboratorio e di riflessione per venerdì 4 ottobre dalle 17 alle 22.30 presso la parrocchia di Cristo Re in via delle Officine.
L’iniziativa intitolata Progetto Oratorio/Lab-Oratorio 2013 è rivolta agli educatori, animatori e catechisti che desiderano conoscere e formarsi sul tema degli oratori.