Alle porte dell’anno pastorale si celebrerà anche quest’anno, dal 23 al 27 settembre, la Settimana Biblica Diocesana, appuntamento ormai consolidato per la nostra Diocesi. Ne abbiamo parlato con don Davide Arcangeli, responsabile del Servizio Diocesano per la Pastorale Biblica.
Da quanti anni esattamente esiste la Settimana Biblica?
“Siamo arrivati alla XV edizione e la Settimana Biblica è sempre più percepita come una preziosa opportunità di approfondimento culturale della Bibbia, rivolta sia agli operatori pastorali sia alla cittadinanza riminese”.
Qual è il tema di quest’anno?
“Il tema della settimana biblica è Eucarestia e Bibbia. Infatti quest’anno pastorale della Diocesi di Rimini è dedicato in modo particolare al rapporto tra Parola di Dio ed Eucarestia e anche la Settimana Biblica intende darvi un contributo”.
Certo è un tema interessante, ma non facile da sviluppare…
“Di solito la Settimana Biblica sceglie di approfondire un solo libro della Bibbia. Quest’anno si è pensato di proporre un tema biblico, che attraverso testi dell’Antico e del Nuovo Testamento, ci faccia gustare il mistero dell’unità della Scrittura, che sono tanti libri con tanti autori umani, e insieme un unico libro che attesta un unico autore, Dio. In particolare tratteremo la tematica del pane e della Pasqua”.
Come si svolgerà concretamente questa tematica?
“L’ispirazione di fondo è emersa dal progetto iconografico medievale “Biblia pauperum” (trad. Bibbia dei poveri, per approfondire cfr. S. Corsi Biblia Pauperum ed. Guaraldi) che presenta una tavola sull’eucarestia tripartita, con al centro l’ultima cena e ai lati le prefigurazioni della manna e di Melchisedek, il sacerdote a cui Abramo dona la decima (cfr. Gen 14, 18 – 20). Quindi la Settimana biblica inizierà con la presentazione dell’esperienza esodale della manna, attraverso gli occhi del redattore deuteronomista (Dt 8, 1 – 20) e la matura riflessione del libro della Sapienza (Sap 16, 15 – 29). Passando attraverso la figura di Melchisedek, sacerdote eterno a somiglianza di Cristo secondo la Lettera agli Ebrei (Eb 7) e l’istituzione dell’eucarestia nell’ultima cena (cfr. Mt 26, 26 – 29) cercheremo di portare a compimento le linee tematiche del pane e del culto attraverso una comparazione tra Pasqua ebraica e Pasqua cristiana come sacrificio e sacramento. Sintetizzando, partiamo dalle figure (manna, sacerdozio di Melchisedek) che si compiono nell’evento (istituzione dell’Eucarestia nell’Ultima Cena) per giungere al sacramento (Pasqua cristiana ed Eucarestia)”.
Chi verrà come relatore?
“Gli esegeti che parteciperanno come relatori sono notissimi e apprezzati anche per le loro capacità di comunicazione e divulgazione biblica (alcuni di loro hanno già partecipato altre volte alla settimana biblica): Donatella Scaiola, Cesare Giraudo, Massimo Grilli, ed anche Simone Paganini e Franco Manzi”.
Nel leggere la brochure della XV Settimana Biblica, abbiamo notato la novità di laboratori a numero chiuso di lettura orante della Parola di Dio. Di cosa si tratta?
“Il limite della Settimana Biblica è che fa fatica a rifluire nella pastorale ordinaria e a contribuire alla formazione spirituale dei partecipanti. Si è quindi cercato di promuovere vere e proprie esperienze di lettura orante della Parola di Dio, sui testi che verranno approfonditi nelle conferenze serali. Questi laboratori di preghiera sono rivolti ad operatori pastorali, magari già impegnati come accompagnatori dei centri di ascolto del Vangelo. In questo contesto verranno anche distribuite delle schede bibliche per i centri di ascolto, sul tema Eucarestia e Parola di Dio”.
Esistono ancora i centri di ascolto nella Diocesi di Rimini?
“Qualche parrocchia continua tutt’oggi in questa tradizione, nata a Rimini all’indomani della missione del Popolo al Popolo nel 1998. Ma più che riesumare tentativi già fatti, si tratta di formare spiritualmente gli operatori pastorali, con qualche esperienza bella e profonda di approfondimento e preghiera a partire dalla Parola di Dio e fornendo loro del materiale per gli incontri, insieme, ovviamente, ai preziosi spunti esegetici offerti loro dai relatori della Settimana. Poi parroci e laici insieme potranno lasciarsi ispirare da questa esperienza, adattandone stili e contenuti per le loro comunità”. (r.e.)