Come nella scorsa stagione: la finale sarà fra Rimini e San Marino. Pirati contro Titani. Parenti serpenti. Infatti dopo che la ciurma di Catanoso aveva estromesso il Nettuno, nella semifinale fra secondi e terzi della regular season, in tre sole partite, la T&A ha liquidato Bologna in quattro, da quarta arrivata nella prima fase contro la reginetta della classe. Rimini fa suo il primo atto della semifinale play off battendo a domicilio per 6-3 il Nettuno. I neroarancio battono 11 valide (e fanno 4 doppi difensivi), con Zileri autore di un solo homer al 9°. Sul monte non ha brillato Bazardo (4 rl, 5 bvc) ma poi ci ha pensato Marquez (4 rl, 2 bvc) a traghettare i suoi alla vittoria. Successivamente i bucanieri si aggiudicano la maratona (oltre 5 ore) di gara2 per 9-7 (al 12°), portandosi in vantaggio nella serie per 2-0: sotto al 5°, pareggiano al 7° con l’homer di Romero, poi piazzano il ko al 3° supplementare. Infine i Pirati chiudono nel “Covo” la serie battendo anche in gara3 il coriaceo Nettuno per 5-2, centrando così la finale tricolore per il secondo anno consecutivo (15ª della storia riminese, l’ottava con la formula a girone unico). Anche San Marino, dopo essere andato molto vicino a non disputare i play off, esordisce in semifinale con un successo contro Bologna (2-0). Merito di una prestazione monstre di Magrane, che ha mummificato il box petroniano (4 valide subite in 7 inning e ben 11 K). Dominio titano anche in gara2: un perentorio 15-8 (con il 100° homer in Italia di Jairo Ramos). Sembra fatta per Bindi e Co. ma Bologna non ci sta e vince (3-1) una equilibrata gara3 (grande sfida sul mound tra Rivero e Magrane), forzando così la serie a gara4. Gara che la T&A infine vince al 10° per 4-2: Bologna passa in vantaggio al 5° ma la T&A recupera al 6°. Bittar batte all’8° la valida del 2-1 ma al 9° i felsinei pareggiano. Al 10° c’è il solo-homer di Reginato per il 3-2, poi ancora un altro punto. Capitan Martignoni firma la salvezza, Da Silva la vittoria e la T&A vola in finale (quinta serie-scudetto in sei anni, la prima nel 2005). Finale che (al meglio delle cinque partite) inizia in questo week end a Serravalle (venerdì sfida Magrane-Bazardo e sabato Da Silva-Corradini, entrambe alle ore 21), per poi spostarsi a Rimini (sempre alle ore 21) per gara3 venerdì 20 (pitcher stranieri), sabato per l’eventuale gara4 (lanciatori italiani) e domenica per la possibile “bella” con lanciatori liberi. Rimini in bacheca ha 11 scudetti, ma è all’asciutto dal 2006, San Marino ne ha 3. L’anno scorso la serie (però al meglio delle sette vittorie) si concluse 4-2 per i Titani: subito avanti sul 3-0, dopo i due hurrà dei Pirati si presero lo scudetto in gara6, tra le mura amiche. Un precedente che brucia ancora, al quale vanno ad aggiungersi anche le ultime due vittorie sammarinesi nel girone di ritorno: un fardello psicologico con cui i Pirati dovranno fare i conti, in una sfida scudettata apparentemente molto equilibrata.
Riccardo Leoni