Le mie occasionali esperienze come assistente informale al saltarello gratis in spiaggia le considero utili. I bambini imparano il concetto di fila e a pazientare in attesa del loro turno senza provare a fare i furbi (no, caro bimbo: il fatto che la mamma ti stia chiamando non ti autorizza a passare davanti). Poi uno a fine estate va a fare la gita al superparco dei divertimenti e buonasera. La fila c’è anche lì, ma c’è anche la diseducativa offerta della card che permette di passare dalla corsia preferenziale spernacchiando tutti gli altri. Non ci si ingegna mica per cercare di eliminare le file, o almeno di abbreviarle, ma per vendere la possibilità di saltarle. Già mi immagino i figli di queste famiglie agiate (la card può costare anche più del biglietto d’ingresso) quando saranno adulti, che entrano in posta e chiedono dov’è che bisogna pagare per non stare a perdere tempo lì dentro. E gli altri bambini a convincersi che nella vita dovranno sempre sottostare a qualche privilegiato. Ma sarei anche curioso di vedere che succederebbe se un giorno per miracolo finisse la crisi e tutti potessero permettersi la card: tutti in fila per saltare la fila. Ovviamente alla cassa sarebbe allora proposta una supercard deluxe exclusive. E ci sarebbe chi paga ancora, chi si rassegna alla fila e chi prova a passare senza card sperando che non lo rimandino indietro. Altrimenti detto furbetto del Telepass.