Un cantiere aperto. Al quale mancano ancora diversi tasselli. Ma che sta crescendo bene nonostante le grandi difficoltà societarie. Merito soprattutto di Marco Osio che è già riuscito a dare una propria fisionomia a un Rimini che piano piano sta cercando di allestire la propria rosa. Peccato, però, che il tempo sia tiranno. Domenica primo settembre partirà un campionato che si preannuncia difficilissimo, con ben nove retrocessioni e quindi, iniziare male, potrebbe essere una macina al collo da portarsi dietro. E il calendario non è stato di certo tenero con i biancorossi. Alla prima, infatti, Brighi e compagni andranno a Bassano dell’ex sammarinese Mario Petrone, una squadra che parte tra le favorite. Poi l’esordio al “Neri” contro il Bra, squadra piemontese neopromossa, e alla terza il derby in casa del Santarcangelo, per poi ricevere il Renate e viaggiare verso Monza. Intanto, domenica 25, i biancorossi andranno a Reggio Emilia per il primo turno di coppa Italia che mercoledì vedrà Scotti e compagni fare il loro esordio al “Neri” contro il Forlì di Attilio Bardi.
“Sono abbastanza soddisfatto dei giocatori che ho – spiega il sindaco – siamo una buona squadretta, ma servono delle valide alternative, penso a ragazzi del 1992 e del 1993. Non sarà facile, ma abbiamo le potenzialità per salvarci”.
Chi, invece, sembra aver già trovato una sua identità è il Santarcangelo che in coppa Italia ha rifilato un secco 2-0 al San Marino (nella foto Ivan Piccoli con la maglia gialloblù) dimostrando di avere grandi potenzialità. A proposito di Coppa, mercoledì 28 i clementini affronteranno al “Mazzola” il Chieti. Indietrissimo, invece, il Bellaria che al di là del 6-1 subito dal Porto Tolle deve allestire una rosa che al momento non è assolutamente competitiva.
Francesco Barone