Sono i topi della peggior specie. Veloci, rapidi. Ti visitano, ti lasciano tutto a soqquadro e spesso se ne vanno contenti e felici per il bottino. Sono i topi d’appartamento, una razza mai in via d’estinzione. Del resto basta dare un’occhiata ai dati della Polizia.
I numeri. “Nei primi sette mesi dell’anno – confermano dalla Questura – nel territorio comunale si è verificata una diminuzione dei crimini dell’8.9 per cento che sale al 10.9 se estendiamo il raggio d’azione su tutta la provincia. Purtroppo l’unico reato che subisce un picco è quello relativo ai furti in abitazione che nel capoluogo vede un’impennata del 6.3 per cento, che tocca addirittura un più 10.9 per cento in provincia”.
Numeri, naturalmente, sui quali pesa in modo specifico l’afflusso estivo con l’arrivo di decine e decine di malintenzionati che vedono Rimini come la loro “Eldorado”.
Cambio di strategie. Ladri che, a quanto pare, hanno cambiato le loro strategie.
“Abbiamo notato – sottolinea il comandante dei carabinieri di Rimini, Vincenzo Giglio – un ritorno all’antico, un modus operandi che da alcuni anni non si riscontrava più in questo genere di delitti: i furti successivi a un sopralluogo dettagliato. Molte case svaligiate avevano sui cancelli i cosiddetti «segni», disegni che informano se la casa è sicura, se ha il cane, se è abitata da una o più persone e via dicendo. Si tratta di furti velocissimi, che durano non più di quattro, cinque minuti e che vengono messi a segno da veri e propri circensi, capaci di arrampicarsi come gatti sulle grondaie o di entrare in un pertugio piccolissimo”.
I consigli. Proprio per cercare di evitare queste spiacevoli viste, i carabinieri di Rimini hanno redatto un vero e proprio vademecum che hanno stampato in oltre 6mila copie.
“Sono regole semplicissime, ma che possono essere da deterrente per chi avesse intenzioni poco simpatiche – specifica il comandante Giglio – il primo consiglio, soprattutto se siete amanti dei social network tipo Facebook o Twitter, è quello di non postare notizie relative a vostre assenze prolungate, purtroppo i malviventi sono sempre più tecnologici. Altro consiglio è quello di avvertire i vostri vicini della partenza, magari chiedete di togliervi la posta dalla cassetta delle lettere oppure di avvertire le forze dell’ordine in caso si accorgano di qualcosa di strano. Anche se vi assentate per periodi brevi, non lasciate porte o finestre aperte e non nascondete mai per nessun motivo, le chiavi sotto zerbini o vasi di fiori”.
A proposito di chiavi, non lasciatele nella toppa.
“Grazie a un sondino che aggancia la punta della chiave, infatti, i ladri possono aprire senza problemi. Per chi se lo può permettere sarebbe bene installare un antifurto facendo attenzione all’usura dei tasti per il codice di sblocco. Ultimo, ma non ultimo, ricordatevi sempre di fare fotografie ai vostri preziosi e redigere un piccolo catalogo, nella malaugurata ipotesi di essere visitati dai ladri, potrebbe essere fondamentale per il ritrovo della refurtiva”.
Francesco Barone