Mentre la Nazionale Azzurra festeggia il titolo Europeo Juniores conquistato a Praga (Repubblica Ceca), il prossimo giovedì primo agosto al “Gianni Falchi” di Bologna (poi, invece, tra le mura amiche del Covo riminese venerdì 2 e sabato 3 per l’eventuale spareggio, sempre alle ore 21), emiliani e Pirati si contenderanno in una finale sorprendentemente inedita (visto il pedigree delle due squadre) lo scettro continentale, l’European Champions Cup. Per i riminesi di Catanoso l’ultima finale conquistata risale al 2003, quando furono battuti per il titolo dai tulipani del Neptunus Rotterdam (le altre finali perse risalgono agli anni 1977, 1978, 1984, 1988, 1990 e 2000), mentre nel 2010 riuscirono ad arpionare la final four, ma senza poi riuscire ad approdare alla finalissima. La prestigiosa Coppa manca dunque nella bacheca neroarancio dall’ormai remoto 1989, quando i filibustieri del pres. Rino Zangheri, allora in casacca Ronson Lenoir, conquistarono la Coppa ai danni degli olandesi dell’Opel Nicols. Per gli altri due titoli occorre, invece, spostare la lancetta del tempo ancora più indietro, fino ad arrivare agli anni 1976 e 1979, entrambi targati Derbigum. È dunque facile intuire quanto sulla prua del galeone riminese si affilino le mazze in vista della battaglia per un trofeo che non veste in neroarancio da così tanto tempo. Ma se i Pirati sono così affamati non sarà comunque facile portare la Coppa in riva al Marecchia. Bologna, infatti, negli ultimi tre anni l’ha fatta propria ben due volte (il palmares la vede incoronata precedentemente nel 1973 e nel 1985, mentre negli anni 1970, 1971, 1986 e 2004 perse le finali), mancando l’obiettivo solo nel 2011, quando a mettersela in bacheca furono i Titani sammarinesi di Bindi, sconfiggendo in finale Parma. Poi, la squadra di Nanni è una gatta difficile da pelare. In IBL è solo a -2 in classifica dai lanciati bucanieri di Catanoso e inoltre, quando gioca con i paludamenti continentali, è squadra davvero mai doma: ne sanno qualcosa i malcapitati Titani, estromessi quest’anno dalla finalissima proprio per mano dei petroniani e all’ultimo inning della sfida diretta (da 5-6 a 7-6). Sarà dunque battaglia, e sarà senz’altro spettacolare. Rimini ha dalla sua la possibilità, mica poco, di giocarsi l’eventuale bella in casa, spinta dai suoi aficionados che sicuramente gremiranno del tribune del Covo in vista di un traguardo così importante e così a lungo inseguito. Arbitreranno gli umpires Johan Brandsma (NED), Dirk Biehl (GER), Pierfranco Leone e Marco Screti (ITA), tra i migliori in circolazione ed abituati a palcoscenici internazionali.
Riccardo Leoni