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Lungimaranti

Sic transit gloria lungomarium. Oggi Rimini si divide tra entusiasti e catastrofisti sul nuovo assetto del lungomare, ma ci vorrà tempo per i verdetti. Di tempo, invero, ce ne volle poco per la ciclabile di Viserbella, tanto auspicata quanto stroncata una volta pedalata dal vivo. Il nuovo lungomare di Riccione è stato invece subito osannato e preso a modello da imitare. Ma quello splendore nascondeva qualche ombra, come una previsione finanziaria basata su tariffe dei parcheggi un pelo esagerate e che oggi vengono finalmente abbassate. Non sapremo invece mai, tornando a Rimini, che effetto avrebbe fatto il lungomare delle archistar che cinque anni fa presentarono i loro progetti. L’elemento di maggior impatto era senz’altro la torre-hotel in stile dubaiano di Norman Foster che tanto divise l’opinione pubblica. A tagliare la testa alla torre, pardon al toro, ci ha pensato la fine delle vacche grasse e un nuovo indirizzo urbanistico. E proprio oggi, mentre l’iter sui project avviato all’epoca dall’Amministrazione sta per essere definitivamente cassato, Foster inaugura la sua ultima creazione: un grattacielo di 237 metri a Calgary, in Canada, dove si riconoscono qua e là alcuni dei tratti presenti anche nel progetto riminese. Di Rimini, Foster, si sarà probabilmente dimenticato ma chissà che, una volta salito orgoglioso in cima alla sua torre calgariana, non abbia idealmente inviato dalle nostre parti una pernacchia intercontinentale.