Il 13 maggio presso la Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano è stato avviato il grande laboratorio interculturale della durata di due settimane, che la NIDA School of Translation Studies (NSTS), scuola per traduttori, organizza ogni anno.
Questa istituzione si ispira all’attività di Eugene A. Nida, uno dei fondatori della moderna scienza della traduzione. Lanciata nel 2007 dal NIDA Institute di New York, la NSTS ha trovato al sua sede naturale presso la Fondazione di Misano, da 40 anni sede di un liceo linguistico, da 25 anni ospite della scuola per mediatori linguistici e di altre attività legate alla traduzione e all’editoria.
Al seminario hanno partecipato docenti e collaboratori da tutto il mondo per approfondire la teoria della traduzione e la ricerca nel settore, che sfociano in pubblicazioni e nel miglioramento della qualità delle traduzioni.
Il laboratorio si è svolto in due tempi: la prima settimana è stata dedicata alla sessione inaugurale della NIDA School of Bible Translation (NSBT), scuola internazionale che forma la nuova generazione di traduttori della bibbia. È una iniziativa formativa a scala mondiale, il cui progetto rientra nel programma della NSTS.
La preside del liceo linguistico del San Pellegrino, prof. Silvia Paccassoni ci spiega che il San Pellegrino è diventato sede della parte formativa delle attività del NIDA Institute, grazie all’attività del prof. Arduini, membro attivo del NIDA. Le lezioni del corso sono state tenute da 12 docenti di differenti professioni religiose, provenienti dagli USA, per una ventina di traduttori specializzati, provenienti da diversi paesi e destinati a diventare formatori di altri colleghi; questi potranno essere coinvolti nelle attività delle United Bible Societies (Associazioni Bibliche Unite, UBS), il più grande traduttore, editore e distributore della bibbia nel mondo.
All’esordio del corso J. Maxey, preside della facoltà, ha definito i traduttori della bibbia ‘una specie in via di estinzione’, per cui ‘la necessità di formare una nuova generazione di interpreti non è mai stata così urgente’.
Il corso si è proposto di fornire loro le abilità e le conoscenze richieste per essere all’altezza delle aspettative del ventunesimo secolo, fornendo lezioni i cui argomenti hanno spaziato dall’antropologia alla progettazione di software per la traduzione biblica (ne esistono già di molto elaborati). Chiediamo un approfondimento al prof. Stefano Arduini co-direttore della NSTS, insieme a Philip H. Towner, e membro del comitato internazionale della UBS. Ci spiega che i requisiti richiesti ai traduttori sono notevoli. Fra questi le conoscenze delle lingue bibliche, la conoscenza della Scrittura e delle scienze sociali correlate sono solo il pre-requisito; occorrono anche competenza nelle lingue locali, abilità nella gestione di un team, conoscenze avanzate in comunicazione interattiva.
Questo primo ciclo di Studi, che si trasformerà nel 2013 in un corso triennale di specializzazione, riprenderà presso la Fondazione San Pellegrino di Misano Adriatico nel prossimo autunno. È un lavoro prezioso, in quanto concepito secondo categorie ecumeniche.
Dal 20 al 31 maggio si è poi svolto il laboratorio consueto della NSTS. Al corso hanno partecipato una trentina di accademici provenienti da diverse nazioni e realtà universitarie, con la finalità di diventare traduttori contemporanei, e linguisti di alto livello professionale in tutti i campi della cultura, dalla letteratura all’arte cinematografica. Si tratta di una trentina di studiosi post-dottorato e di dottorandi di diversa provenienza e formazione, con esperienza nell’attività di ricerca scientifica nel campo della traduzione e della linguistica; alcuni di questi sono consulenti di traduzione presso società bibliche o altre agenzie di traduzione. Le lezioni sono state dettate da professori, esponenti eccellenti del pensiero e della cultura contemporanea. Tra i venti docenti, in gran parte provenienti dagli Stati Uniti, emerge la presenza di Gayatri Chakravorty Spivak, docente dell’università della Columbia, premio Kyoto per il pensiero e l’etica (2012) e di Sherry Simon, docente alla Concordia University di Montreal. Entrambe le docenti hanno al loro attivo numerosissime pubblicazioni. Il programma si è svolto alternando lezioni frontali, seminari, letture guidate, discussioni partecipate, esercitazioni e attraverso uno scambio di conoscenze specifiche e idee.
Laila Lucci