b>Benedetto XVI ha indetto per la Chiesa Cattolica l’Anno della Fede, che si concluderà il 24 novembre 2013. Papa Francesco, durante l’incontro con i rappresentanti delle Chiese e delle Comunità ecclesiali e di altre religioni, ne ha voluto ricordare l’importanza definendolo: «una sorta di pellegrinaggio verso ciò che per ogni cristiano rappresenta l’essenziale: il rapporto personale e trasformante con Gesù Cristo, Figlio di Dio, morto e risorto per la nostra salvezza». Ed è proprio il desiderio di annunciare questo tesoro perennemente valido della fede agli uomini del nostro tempo che, il Santo Padre Francesco, ha indicato come il cuore della proposta dell’Anno della Fede.
Vengono in mente le parole usate anni fa da don Giussani, per esprimere l’urgenza che sentiva più pressante: «Mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita. Per la mia formazione in famiglia e in seminario prima, per la mia meditazione dopo, mi ero profondamente persuaso che una fede che non potesse essere reperta e trovata nell’esperienza presente, confermata da essa, utile a rispondere alle sue esigenze, non sarebbe stata una fede in grado di resistere in un mondo dove tutto, tutto, diceva e dice l’opposto».
Facendo propria questa urgenza, la “Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli” e il Centro Culturale il “Portico del Vasaio” propongono alcune occasioni pubbliche per scoprire e approfondire, attraverso testimoni del passato e del nostro tempo, il fascino che l’avvenimento cristiano suscita negli uomini da 2000 anni.
Due mostre didattiche, arricchite da video e da immagini suggestive, saranno l’occasione per ripercorre il cammino e la vita cambiata dei primi che seguirono Gesù Cristo a Cafarnao, conoscere la figura di Sant’Agostino, incontrare testimoni del nostro tempo.