Guardano la televisione sempre meno, ma usano internet sempre di più. Fanno amicizia su Facebook, sono sempre connessi, sono troppo sedentari e, incredibile ma vero, vorrebbero più regole. Sono gli adolescenti di oggi. Si è parlato di loro durante l’incontro Adolescenti: adulti in via di costruzione, un dibattito con istituzioni, esperti e associazioni di volontariato che hanno discusso su quali sono i sogni, le paure, i desideri e i rischi dei giovani del 2013.
La grande paura. E tra le paure maggiori c’è quella di diventare la vittima, il perseguitato dai bulli. “In realtà il bullismo è in calo” spiega Maurizio Tucci, curatore della ricerca «Le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti», “ma è in crescita il cyber-bullismo, in altre parole è più alto il numero di bulli virtuali. Ed è peggio, perché il bullismo reale è circoscritto: chi è vittima di bullismo a scuola, non è detto che lo sia all’interno del gruppo che frequenta. Su internet, invece, la derisione è generale”.
Il progetto. Proprio per questo, nel 2007, nasce «Non-Congelateci il sorriso», tra i primi progetti a livello nazionale che realizza una collaborazione tra le gelaterie artigianali, la scuola e la famiglia con l’obiettivo di prevenire e contrastare il bullismo. In questi sei anni di attività il progetto è riuscito a coinvolgere 600 bambini di elementari e medie e 25 gelaterie.
“Il progetto consiste in una serie di attività che vedono sempre coinvolti tre poli: la scuola, che attraverso laboratori teatrali spiega e indaga il fenomeno del bullismo, la famiglia e le gelaterie. Quest’ultime partecipano in due modi: ospitando i Caffè Pedagogici e attrezzando i propri spazi con luoghi in cui i ragazzi possono lasciare ad altri ragazzi messaggi sul tema dell’amicizia” spiega Primula Lucarelli, responsabile di Buonlavoro CNA.
Il gelato Variegato. I Caffè Pedagogici sono conversazioni, momenti informali di confronto che si svolgono all’interno delle gelaterie a cui partecipano genitori ed esperti. Nelle scuole, invece, il progetto si sviluppa educando al rispetto dell’altro e all’amicizia attraverso l’esperienza teatrale o la creazione di un libro, come è avvenuto in una classe della scuola media Bertola, dove gli alunni, non a caso di otto nazionalità diverse, hanno inventato la storia di Variegato, un gelato (per restare in tema!) al caffè colombiano, che si sentiva diverso e che avrebbe voluto essere un gusto classico.
Riskioankio. Quando si parla di adolescenza, non si parla solo di bullismo, ma anche di rischio. “La parola rischio ha significati diversi: può indicare un pericolo, ma anche un’impresa coraggiosa” spiega l’educatrice Alice Foiera, coordinatrice di Riskioankio, un progetto che ha avuto lo scopo di analizzare la percezione del rischio offrendo uno sguardo alternativo sulla realtà degli adolescenti, sottolineando non solo i pericoli in cui incorrono, ma anche le sfide positive che affrontano. “È stato importante notare con quanta disponibilità i ragazzi si siano prestati. Hanno colto che gli stavamo dando un’opportunità di crescita e l’hanno sfruttata. Spesso è questo ciò che manca loro: una possibilità. Infatti, alla domanda che gli abbiamo posto: perché non hai mai fatto volontariato? Molti di loro hanno risposto: perché non mi è mai stato chiesto”.
Genny Bronzetti