Erano rimasti solo loro. Ma bastavano e avanzavano. Per conferma chiedere a qualsiasi automobilista abituato a percorrere la Statale 16. Arrivati agli incroci con via Coriano e la Consolare per San Marino, bisognava armarsi di santa pazienza perché la fila poteva durare anche dieci minuti. Figurarsi nelle giornate di pioggia quando il serpentone a quattro ruote diventava lunghissimo. File che tra qualche mese resteranno solo antichi ricordi perché “finalmente anche gli ultimi due buchi neri
della nostra viabilità verranno stappati” dice con orgoglio, Andrea Gnassi nel presentare i progetti che rivoluzioneranno la mobilità riminese. “Questo grazie al grande lavoro svolto dal Comune nei confronti di Società Autostrade, Anas e Regione. Statale 16 e A14 costituiscono due delle tre fratture (la terza è la ferrovia) che per alcuni versi disarticolano la città. Ricucire queste fratture è stato il nostro primo obiettivo, tanto che agli Enti abbiamo fin da subito sottolineato come la risoluzione delle intersezioni di via Covignano e della Grotta Rossa dovevano andare di pari passo con quelle riguardanti l’incrocio tra la Statale 16 e la Statale 72 per San Marino e quello tra la Ss 16 e la Provinciale per Montescudo”.
Il progetto. Aprendo i faldoni del progetto, e scendendo nei particolari, le rotatorie in programma sono due: quelle, poi, che ha appena nominato il sindaco. Una sorgerà all’incrocio con la Superstrada e l’altra con via Montescudo. Tre, invece, saranno i sottopassi ciclopedonali e sorgeranno in via Pomposa, in via Covignano e in zona Montescudo; uno il sovrapasso, sempre in zona Covignano. Sei i nuovi cavalcavia che sorgeranno a Santa Giustina (via Variano), ai Padulli, in via della Grotta Rossa, a San Lorenzo in Correggiano, in via Flaminia Conca e in via Casalecchio. A questi interventi si aggiunge il “recupero” di un tratto di A14 dismesso che parte dal cavalcavia dei Paduli allo svincolo con la Ss 72.
“Si può ben capire come questo sia un progetto storico – continua Gnassi – perché se tutto andrà secondo le previsioni, prima della fine del mandato della nostra Giunta, sarà possibile attraversare la città da Torre Pedrera all’aeroporto senza semafori”.
Tra gli interventi quello che sembra il più complesso è legato all’incrocio con la Superstrada. Per “stappare” il buco sarà realizzato un tunnel che porterà via Euterpe nel senso di marcia Ausa-tribunale e tornerà in superficie all’altezza di Ricci auto.
Le tappe. Per quanto riguarda le tempistiche dei lavori, i tempi di completamento di tutti gli interventi andranno da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 24 mesi.
I costi. Il volume economico degli interventi ricadenti nel territorio del Comune di Rimini “approssimativamente visto che manca la progettazione esecutiva” si attesta tra i 13 e i 16 milioni di euro.
Francesco Barone