Tre giorni di fuoco. Due derby. Per resuscitare e salutare i play out o per andare direttamente all’inferno, sempre più invischiati nella lotta per non retrocedere. Domenica al “Romeo Neri” il Bellaria di Marco Bernacci, mercoledì, al “Morgagni”, il Forlì di Sebastian Petrascu. Due partite che il Rimini non può permettersi il lusso di sbagliare, soprattutto la prima. Perché quello con i biancazzurri sarà un vero e proprio scontro per la salvezza: 19 punti i riminesi, 22 i bellariesi. A dare un conforto ai biancorossi ci sono i numeri: su undici gare esterne, gli uomini dell’ex sindaco Marco Osio ne hanno vinte appena due, pareggiate tre e perse sei. Con undici reti realizzate sono anche uno degli attacchi più spuntati con le valigie in mano. Molto più difficile sarà il derby di Forlì, rinviato un paio di domeniche fa per la neve caduta nella notte precedente. In casa, i “galletti”, hanno un ruolino di tutto rispetto: cinque vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte; diciannove le reti realizzate, appena dieci quelle subìte. Insomma, le difficoltà ci sono e sono tante, ma Andrea Brighi (nella foto) e compagni hanno le potenzialità per superarle. Intanto il Santarcangelo, dopo il 3-0 di Meda, ha esonerato Filippo Masolini. Al suo posto, la società gialloblù, ha chiamato Agatino Cuttone. “Mi dispiace per Filippo, ma chi fa questo mestiere sa che certe cose sono all’ordine del giorno. Per quanto mi riguarda cercherò di dare il massimo per portare alla salvezza il Santarcangelo”.
Francesco Barone