Ma chi l’ha detto che il liscio è roba per vecchi e nostalgici della riviera di un tempo? Anzi, questa musica piace ancora tanto e anche ai più giovani. Provate a chiederlo ad alcuni studenti del liceo scientifico “A. Einstein” di Rimini, in particolare a quelli frequentanti l’indirizzo musicale, da alcuni anni fiore all’occhiello del noto liceo riminese. Qui, tutti i pomeriggi, i ragazzi, che al mattino frequentano le lezioni liceali, vengono stimolati a cimentarsi in corsi di musica e strumento promuovendo poi pure occasioni di spettacolo e cultura.
Prova, suona e studia, un gruppetto di adolescenti di classe quarta e quinta si è riuniti da qualche tempo, insieme ad altri amici e coetanei di altre scuole e città, per mettere in piedi una band. Ma non il complesso che t’aspetti, rock o hiphop, bensì un’orchestra di liscio (e non solo, per la verità) assolutamente originale e molto affascinante. L’orchestra “I Sincopati” (nella foto) è una composizione di otto elementi: Veronica Eusebi (violino) di classe IV A Einstein, Sara Galasso (violino) V A e Simone Geminiani (clarinetto, sax e tastiera), cattolichino sempre di IV A, grande sostenitore e tra i primi fondatori di tale progetto. E inoltre Lorenzo Ciotti (clarinetto e sax), Davide Forlani (batteria), Gianluca Semprucci (chitarra), Noemi Cavalli, sempre di IV A, per finire con Luca Paritosh (voce).
Otto giovani con tanta voglia di fare, di inventarsi un futuro tra un libro e l’altro, tra tante incognite e compiti in classe, ma con entusiasmo e fiducia nelle proprie capacità musicali e nei propri sogni. E perché non dovrebbero crederci? Magari a piccoli passi potrebbe essere anche questa una significativa risposta alla crisi. “Noi, oltre a portare avanti la tradizione della musica folkloristica romagnola del grande maestro Secondo Casadei – spiega proprio Simone Geminiani, studente dell’Einstein – abbiamo in repertorio numerosi rock and roll, twist, blues, balli di gruppo ma anche lenti,tanghi, cha-cha-cha, ecc… senza dimenticare poi tanti pezzi d’ascolto cantati e non. L’orchestra è nata circa un anno fa da una nostra idea. Io personalmente sono un grande appassionato di musica romagnola e ho voluto formare un’orchestra, scegliendo che fosse composta da miei coetanei”.
La scuola in questo caso si è trasformata in un prezioso collettore, e il liceo è stato il perno da cui si è dipanata l’avventura a sette note (e con il papillon al collo) dei “Sincopati”. L’orchestra si è già esibita in alcuni locali e pure in una sagra di paese ed ha avuto notevole successo tanto che ora stanno crescendo le richieste di spettacoli e serate da Rimini a Cattolica. “Così giovani nel suonare il liscio piacciamo molto perché siamo originali” ripetono i ragazzi. E già vi è al vaglio una scaletta per numerose serate per la prossima stagione estiva. Insomma anche il territorio ed il mondo dei cosiddetti «grandi» sta rispondendo alla loro proposta. E naturalmente, al di là dell’intrattenimento e dell’aspetto artistico e musicale, vi è anche il messaggio sociale di un’iniziativa di questo tipo.
I giovani, quando vogliono, sanno essere innovativi e propositivi e gli adulti devono saper capire al meglio come poter interagire con loro e, da educatori, essere in grado di farli crescere anche in situazioni di questo tipo. Inoltre il “liscio” per tradizione è veicolo di buoni valori, famiglia, genuinità, storia, e il ballo rappresenta da sempre un momento aggregativo e di festa. Un sorriso e un valzer di questi tempi possono essere un bel toccasana per vincere i malumori della crisi. Se poi il valzer è targato “linea verde”, il gioco è fatto. Pardon, suonato.
Luca Pizzagalli