Alla fine vince l’Acmar Ravenna (75-69). E sul suo successo c’è poco da eccepire perché la capolista è stata sempre avanti, accusando solo un pauroso sbandamento nei primi minuti del terzo quarto. In quel frangente un incredibile parziale (14-0) per i Crabs aveva riaperto l’incontro. Con gioco arioso, vario, condito da una velocità pazzesca, una precisione al tiro millimetrica anche in condizioni difficili e una difesa che non lasciava nessuno spazio per le penetrazioni, i Crabs accarezzavano il sogno di poter infliggere la prima sconfitta a un’Acmar scesa al “Flaminio” dopo diciotto vittorie consecutive. Ma la realtà era ben diversa, Ravenna non si disuniva e a sua volta, con un parziale di 21-8, ristabiliva le distanze. Per la verità, proprio quando nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo sulla rimonta, i Granchi hanno iniziato a rosicchiare punti giungendo ad avere la palla del -1 a meno di trenta secondi dalla sirena, ma Bosio “sfondava” dando via libera ai cugini. Nella giornata in cui si è rivisto, e sentito, il pubblico delle grandi occasioni, oltre 1.500 gli spettatori, è doveroso segnalare l’ottima prova di Squeo (nella foto), così come quella di Silvestrini. Alla fine, la principale differenza tra le due squadre è arrivata a rimbalzo (36-24 per l’Acmar) e grazie ai 16 punti dell’ex Broglia. Da sottolineare, inoltre, il saldo positivo (per i Crabs) tra palle recuperate e palle perse, con Rimini a strapparne 20, lasciandone 18, un +2 che significa avere avuto una buona reattività su quei palloni che spesso decidono l’incontro. E domenica si va a Siena sul campo del fanalino di coda, occasione d’oro da sfruttare per mantenere il quint’ultimo posto, magari acciuffando una delle tre squadre che precedono i Crabs di appena due punti.
Pier Luigi Celli