Il tema e la preghiera della Settimana per l’unità dei cristiani in programma dal 18 al 25 gennaio, sono proposti quest’anno dal Movimento Cristiano degli studenti in India che ha celebrato il proprio centenario di impegno ecumenico.
La preghiera è dedicata particolarmente alla pratica della giustizia, soprattutto in quei luoghi del mondo in cui i più poveri fra i cristiani non vengono riconosciuti come un contributo fondamentale per l’unità.
Quest’attenzione è derivata dalle gravi discriminazioni nei confronti delle caste indiane più umili: i paria, detti anche “intoccabili”. In India il sistema delle caste accentua drammaticamente la mancanza di unità nelle Chiese e tra le Chiese.
In tutto il mondo, l’apartheid, il razzismo e i nazionalismi, mettono seriamente alla prova l’Unità dei Cristiani macchiando gravemente la testimonianza morale e l’ecclesialità delle Chiese quale corpo mistico di Gesù Cristo.
L’invito alla riflessione sul testo del profeta Michea (6,6-8) vuole che la preghiera orienti il cammino di tutti a praticare la giustizia, nei sentieri della misericordia, a ricercare la bontà, per essere un segno forte di amore e di speranza e vivere con umiltà davanti al nostro Dio, nella radicalità della fede.
Riflessioni di giovani cristiani dell’India
Nella loro riflessione, dato il contesto di grave ingiustizia nei confronti dei Dalits (i “paria” o intoccabili perché considerati impuri, secondo il sistema delle caste), ciò che il Signore esige oggi per il cammino dell’unità tra le Chiese in India e nel mondo, è l’impegno a smantellare queste forme di discriminazione e di attirare l’attenzione al contributo dei più poveri dei poveri. I Dalits, infatti, non sono solo una categoria emarginata a livello sociale, ma anche religioso. Quasi l’80% dei cristiani indiani proviene da questi gruppi. Il discepolato nella fede, perciò, viene visto come cammino, con l’originale metafora dell’accompagnamento del tamburo Dalit, il cui suono ritma idealmente in 8 tappe la preghiera per l’unità.
Quel che il Signore esige da noi
Tali riflessioni e provocazioni sono raccolte nel sussidio “Quel che il Signore esige da noi”, che contiene un’introduzione teologico-pastorale al tema, proposte di testi e schemi per celebrazioni ecumeniche della Parola di Dio, celebrazioni eucaristiche, canti e informazioni sul cristianesimo in India, sulla percorso storico dei cammini verso l’unità e suggerimenti pratici per vivere questo impegno durante tutto l’anno.
Come di tradizione, il sussidio è una coedizione tra Paoline Editoriale Libri e il Centro Pro Unione. Il testo elettronico lo si può rintracciare anche su www.chiesacattoilica.it