Teatro, di tutto un po’. Fine settimana con le più diverse proposte. Il Teatro Novelli di Rimini, ad esempio, riprende la programmazione con L’apparenza inganna di Francis Veber con Tullio Solenghi e Maurizio Micheli. Da mercoledì 9 a venerdì 11 gennaio alle ore 21.
CorTe Coriano Teatro celebra invece venerdì 11 gennaio (ore 21,15) l’anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè con il concerto di Andrea Amati & Band. Serata Ricordando De Andrè in compagnia di Andrea Amati (nella foto), protagonista della Finale del Premio Fabrizio De Andrè 2012 – Parlare Musica, e fresco semifinalista di Musicultura 2013. Il ricco canzoniere di Faber reinterpretato con piglio contemporaneo e fuori dagli schemi, intrecciato agli inediti del cantautore d’assalto santarcangiolese (il fortunato singolo Salvo) destinati al suo primo album.
Con il nuovo anno riparte pure l’attività dell’Università Aperta “G. Masina e F. Fellini” di Rimini (tel. 0541 28568-22323). Nuovi corsi e laboratori: dalla scrittura autobiografica alla recitazione e all’alimentazione, senza dimenticare il corso per imparare a lavorare ai ferri e all’uncinetto. Il laboratorio di scrittura autobiografica (via il 10 gennaio) attraverso la visione di alcuni celebri film, consente ai partecipanti di esplorare le proprie esperienze, riflettendo e tessendo una trama personale di scrittura.
Domenica 13 gennaio (ore 16) tornano gli appuntamenti con le Domeniche a Teatro, la rassegna teatrale di Santarcangelo dedicata alle famiglie. Alla Sala Lavatoio l’esordio è con i Fagioli della compagnia I Teatri Soffiati. Racconti per attori e altri animali con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj.
Sabato 12 gennaio (ore 21,15) al Teatro del Mare di Riccione seconda edizione della rassegna “Lingua Madre”, percorso tra memoria e identità della poesia contemporanea in dialetto romagnolo. Apre il dittico dedicato al poeta e drammaturgo di origini riccionesi Francesco Gabellini il suo testo teatrale La Custode, affidato a La Compagnia del Serraglio – Città Teatro. Testo intenso e leggero che disegna una bella figura femminile con la voglia di reagire e l’inventiva tipica delle donne romagnole. (t.c.)