Quali sono i due principali avvenimenti di questi giorni a Rimini? Su tutti, l’attesa apertura del cantiere per la sistemazione del Fulgor a nuova casa felliniana. Ma anche l’apertura del nuovo McDonald’s a fianco di Italia in Miniatura. Due eventi, per motivi diversi, degni di nota seppur legati a realtà diametralmente opposte. Da una parte un enorme patrimonio culturale che però Rimini non è ancora riuscita – scusate il brutto termine – a capitalizzare. Dall’altra un’offerta alimentare che più standardizzata non si può, valida con le stesse caratteristiche in tutti i continenti e diventata un fenomeno mondiale grazie a potenti pianificazioni di marketing. Ma perché non provare a imparare qualcosa dal colosso dell’hamburger? Non si vuole, per carità, paragonare il marchio di Fellini a quello del McDonald’s. Né pensare a improbabili panini A-mac-cord o altrettanto improbabili fast food nel borgo felliniano, che in quei vicoli manco ci sarebbe lo sfogo per gli aspiratori delle cucine. Ma magari ispirarsi per qualche strategia di marketing finalmente efficace. Fellini è prima di tutto un fatto culturale. Ma negli anni abbiamo ormai capito che per sfruttarlo a dovere serve un atteggiamento un po’ più da “squali” del business. Perché si va poco lontano con le intitolazioni di piazze, maxi-macchine fotografiche e panifici. E allora chi ha il pane non potrebbe andare a lezione da chi ha giusto i panini industriali da hamburger, ma ha dei denti efficacissimi?