Hanno rasentato vette impossibili, dalle quali precipitare sarebbe stato estremamente semplice e, passata l’estate, sono ancora in vetrina, in versione autunno-inverno, a tentare sguardi affascinati e portafogli del gentil sesso. Stiamo parlando di scarpe e, in particolare, di tacchi, estasi e supplizio di ogni donna. Quest’anno le signore hanno fatto vere follie seguendo i dettami dei guru della moda, condizionando, però, incedere e postura. Come ci conferma il dottor Lorenzo Ponziani, dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia degli ospedali di Riccione e Cattolica.
Dottore, portare i tacchi cosa comporta?
“La salute dei piedi, e in particolare la scelta delle calzature è importantissima, una scelta azzardata porta disturbi a carico di articolazioni, muscolatura e colonna vertebrale. Le calzature col tacco alto sono dannose all’appoggio plantare, allo schema del passo, alla postura. Tre centimetri di tacco trasferiscono il peso dal tallone all’avampiede, 9 centimetri scaricano il 76% del peso sulla punta del piede, per cui si può incorrere nella metatarsalgia, un’infiammazione dai sintomi dolorosi, che colpisce l’articolazione dell’avampiede. Un’altra temibile infiammazione all’ avampiede, scatenata da un uso improprio di scarpe, è il neuroma di Morton, un nodulo che si sviluppa tra il terzo e quarto dito sulla biforcazione di un piccolo nervo. Un dolore urgente e la sensazione di un sassolino nella scarpa insiste nel punto dolente. Il peso che grava sulle dita può sviluppare anche alluce valgo e dita deformate a martello, quindi limitare l’uso dei tacchi alti a poche selezionate occasioni. Indossarli per molte ore al giorno, può produrre un altro doloroso effetto: il tendine di Achille. Il tallone è sollevato ed il piede è bloccato in posizione di equinismo (come nella spasticità) non c’è possibilità di articolare la caviglia alternando flessione ed estensione; di qui la brevità permanente dei muscoli e dei tendini e una innaturale deambulazione con schema del passo invertito punta/tallone, anziché tallone/punta”.
È possibile riportare anche una distorsione alla caviglia?
“Sì, più l’appoggio è ridotto, più alta è l’incidenza di distorsioni. Passerà con l’uso di una cavigliera elastica, riposo per 15 giorni e uso di ghiaccio e antinfiammatori”.
Il consiglio di limitare l’uso dei tacchi arriva anche dal riflessologo, Davide Bernardi, del Centro Riflessologia Plantare Poyel di Igea Marina.
“Tutto il piede soffre calzando scarpe strette e il tacco alto porta a infiammazioni e comparsa di duroni, calli e fastidi alla circolazione. Ma ne può risentire anche la postura; occorre un buon plantare per non rovinare anche la schiena”.
Quale rimedio spicciolo può consigliare?
“Un massaggio è sempre consigliabile. Il metodo del pediluvio con acqua tiepida-sale o acqua tiepida-bicarbonato giova, ma il toccasana migliore è stare scalzi. Con un massaggio in zone sensibili e doloranti è possibile interagire per un beneficio generale”.
Laura Carboni Prelati