La notizia, per il bene del nostro amor proprio, dalle nostre parti è stata pressoché ignorata. Se il programma “Il viaggio” di Pippo Baudo su Rai Tre nella prima puntata dedicata alla Toscana aveva conseguito un già deludente 7,12% di share, nella seconda, dedicata alla Romagna, è sceso a un mortificante 3,28%. L’audience, come noto, non è sempre sinonimo di qualità: senza scomodare il famoso caso del monoscopio che fece il 5%, proprio questa estate la stessa puntata del quiz di Pino Insegno è andata in onda per sbaglio due sere di fila, sempre con share ben oltre il 20%. Resta il fatto che il programma di Baudo è appeso a un filo e per noi romagnoli comincia a vacillare la convinzione di essere l’ombelico non diciamo del mondo, ma almeno dell’Italia balneare. E pensare che buona parte del programma era dedicata proprio a quel Fellini su cui tanto si vuole puntare come marchio di promozione internazionale. Colpa di Baudo? Il programma ha tanti limiti e uno stile superato, ma si lascia comunque guardare e non è certo peggio di tanto altro, a partire dall’ormai improponibile Miss Italia, la cui finale è coincisa proprio col “Viaggio” in Romagna. E comunque sia, Baudo vale ancora ben più di un Frizzi e un Conti messi insieme. A proposito dei nostri ex mattatori di San Silvestro, finisco con un quesito: per noi vale più il 3% di Baudo, ma con un pubblico consapevole, o il 38% dei capodanni in diretta da Rimini, a far da vacuo sottofondo a tombole, brindisi e trenini di mezzanotte?