Meglio un frullatore elettrico “per sempre” o un giro in elicottero sui grattacieli di New York? Se qualcuno poteva avere qualche dubbio, a toglierlo ci ha pensato il boom di liste di nozze in agenzia viaggi. Al bando la classica e un po’ “barbosa” lista del necessario dove a farla da padrone sono i servizi per la casa o, addirittura, la lavastoviglie. Meglio optare per una luna di miele con i fiocchi. Dotata di tutti i comfort, e se possibile anche di qualcosa in più che aspiri al lusso: trasferimenti in limousine, cene a lume di candela su una spiaggia caraibica, vedute mozzafiato da prenotare un anno prima. Cambiano gli sposi e anche il loro modo di approcciarsi al matrimonio. E non è una novità, visto che sempre più coppie arrivano alla data del “grande passo” con alle spalle già una casa e tutto l’occorrente per renderla funzionale. Quindi, al set di tazzine in ceramica inglese – ottime, per carità, ma poco “emozionali” – si preferisce farsi regalare un’esperienza da vivere. A tutto tondo. Dal momento in cui si mette piede in aeroporto fino alla fine. E il trend pare sia in continua crescita.
Nata un paio di anni fa, all’interno della consueta lista nuziale, la luna di miele ha preso sempre più posto accaparrandosi una lista tutta sua. Fatta ad hoc in agenzia viaggi. A confermarlo sono i dati relativi al 2012 diffusi da CartOrange – Viaggi su Misura, che della luna di miele ha fatto il suo business. Nello specifico, in Emilia-Romagna circa il 50% degli sposi chiede come regalo di matrimonio un “pezzettino” di viaggio. Che vuol dire? La coppia grazie al consulente di viaggio sceglie il pacchetto che più fa al caso suo, con tanto di albergo, volo e servizi annessi. L’invitato, a suo piacimento, può regalare una delle parti che compongono la vacanza. E pare proprio che funzioni. Felici gli sposi, ma ancora di più le agenzie che grazie a questa fetta di mercato riescono a superare la profonda crisi “da bancone”.
Pioniere riminese di questo nuovo vento favorevole è l’agenzia riminese Intransit in via Sigismondo, tra le prime a proporre liste viaggi personalizzate. E la sfida è risultata vincente trasformando la cosiddetta “vendita spezzettata” in “offerta libera”. “Noi lasciamo libertà agli invitati. Ognuno contribuisce come può e questa filosofia funziona”, spiega Monica, la responsabile. Per lo più si tratta di viaggi all’estero di due settimane al massimo, con un budget che oscilla dai 2mila ai 15mila euro. “Ma è molto variabile – sottolinea Monica – perché il viaggio di nozze si vuole rendere indimenticabile e quindi si tende a scegliere il meglio del meglio”. Magari abbinando al consueto volo più hotel, un tour costruito a tavolino “perché di solito nessuno vuole imprevisti o brutte sorprese”, spiega Barbara dell’agenzia Grand Tour che organizza vacanze di lusso.
A rendere unico il viaggio dei neo-sposi sono soprattutto i servizi extra. Come una particolare cena in spiaggia, la celebrazione della cerimonia nuziale sulla riva, l’escursione in veliero, il trasferimento in limousine o una gita in elicottero. “Non si bada a spese e lo si fa molto volentieri”. Certo, stando attenti a non sbagliare il periodo. Il più gettonato resta quello tra la primavera e l’estate. Ma c’è anche chi osa. Nulla è vietato in gusti di viaggio. E così ecco chi sfida le basse temperature alla volta della Lapponia, con tanto di tour farcito di “safari” con slitta trainata da renne, o di cena tipica in una tenda Sami. Questo solo per pochi. In molti – circa il 25% a livello regionale (dati CartOrange) – scelgono gli Stati Uniti. A Est o Ovest non importa. L’importante è girarli il più possibile. Con capatine nei parchi della California e sedute di shopping a New York. “I più esperti affittano l’auto e girano soli. Altri si affidano a qualcosa di più organizzato”. Budget minimo: 5mila euro. A seguire, destinazioni agli antipodi come Polinesia, Caraibi, Mauritius, Sud Africa, Australia. Dunque tanto mare e relax che insieme costituiscono il 15% del mercato. Acquistate, ma non a ruba, le crociere nel Mediterraneo.
Ma quanto tempo prima è necessario muoversi? “Per alcune mete – spiega sempre la responsabile di Intransit – sarebbe bene addirittura un anno prima, specie se si vuole alloggiare in alberghi o location particolari”. La media generale, però, racconta di prenotazioni fatte al massimo 3 o 4 mesi prima “perché nell’organizzazione del matrimonio è l’ultima cosa a cui pensano. Prima tutto il resto e solo alla fine la luna di miele”. Di positivo c’è che le coppie arrivano già con le idee chiare, informate tramite internet e decisi su dove e come muoversi.
Marzia Caserio