E stato definito il «Campiello della Romagna» perché promosso da Sammauroindustria, l’associazione pubblico-privato che raggruppa i principali esponenti del mondo imprenditoriale della calzatura (e non solo). Al di là delle definizioni, il Premio Pascoli ha assunto una notevole caratura. Il riconoscimento in passato è stato attribuito a personaggi dello spessore di Mario Luzi, Giovanni Giudici e Franco Loi.
“Pascoli è un poeta moderno. E questo premio, ricevuto per di più nella sua casa natale, è il più bel riconoscimento che abbia avuto”. Con queste parole il vincitore Claudio Grisancich ha accolto il Premio Pascoli, sezione in dialetto col volume Conchiglie. Poesie inedite 2010-2011 (Trieste, Lindt Editoriale, 2012).
Promosso da Sammauroindustria, il Premio Pascoli è giunto alla dodicesima edizione e prevede due vincitori, uno per la poesia in dialetto, il secondo per la poesia in lingua. Il premio a Grisancich. Il Premio in lingua è stato attribuito a Antonella Anedda per il volume Salva con nome (Mondadori, 2012). “Il Premio Pascoli accresce la sua importanza – ha affermato nel corso della premiazione il Presidente di Sammauroindustria Werther Colonna – Lo attestano le dodici edizioni a cui è giunto, lo conferma la crescita avuta nel corso degli anni”. Come la partecipazione di opere, quest’anno 199 provenienti da tutta Italia (174 in lingua, 25 in dialetto) numero in decisa crescita rispetto all’edizione scorsa (126 opere). A vagliarle la giuria composta da Andrea Battistini, (Università Bologna, presidente giuria), Franco Brevini (Università Bergamo), Gualtiero De Santi (Università Urbino), Gianfranco Miro Gori (saggista, poeta) e Piero Meldini (scrittore).
Il Premio in lingua ha visto in concorso 174 opere (108 lo scorso anno, 74 due anni fa). La giuria dopo avere ristretto la rosa a tre nomi (Antonella Anedda, Gianfranco Lauretano, Antonio Prete), a maggioranza ha deciso di assegnare il premio ad Antonella Anedda per il volume Salva con nome. Venticinque invece le opere partecipanti al premio in dialetto (18 lo scorso anno). La giuria dopo avere ristretto la rosa a cinque nomi (Lia Cucconi, Renzo Favaron, Claudio Grisancich, Silvio Ornella, Giacomo Vit), ha conferito il Premio a maggioranza a Grisancich per le Conchiglie. (t.c.)