Fame, voglia di sacrificio, ma soprattutto attaccamento alla maglia. Sono le regole d’oro che Mario Petrone, allenatore del San Marino, ha affisso sulla porta dello spogliatoio nel ritiro di Sant’Agata Feltria.
“Il campionato di Prima divisione è molto difficile, ma tutto dipenderà come sempre da noi. L’importante è che ogni giocatore sputi l’anima per questa maglia, che abbia fame e che sia pronto a sacrificarsi per il bene del gruppo. Se sono soddisfatto della squadra? Manca ancora qualcosina, ma ci stiamo lavorando”.
Dall’allenatore, al presidente.
“Ci ritroviamo nella stessa stanza dopo un anno ricco di grandi soddisfazioni – attacca Danilo Pretelli (nella foto insieme al team manager, Massimo Andreatini) – in una categoria nuova, con una squadra che ha avuto diversi cambiamenti. A questo proposito permettetemi di ringraziare tutti quei giocatori che nella passata stagione ci hanno permesso di raggiungere un sogno chiamato C1 e che oggi, per vari motivi, non sono con noi. Ad ognuno di loro, a nome della società, auguriamo il massimo. Sappiamo che ci manca ancora qualcosina, ma siamo soddisfatti della rosa che abbiamo messo in mano al mister. Mi auguro che tra i ragazzi si possa ricostruire quel clima di grande compattezza che nella passata stagione ci ha permesso di centrare la promozione. L’obiettivo è fare bene, giocando bene”.
Unica nota negativa, l’incertezza che arriva dalla Lega.
“Ho letto le dichiarazioni del presidente del Rimini, ha avuto molto coraggio ad esporsi in questo modo, ma sostanzialmente ha ragione: non si può arrivare alla fine di luglio senza avere regole certe. Capisco lui come capisco altri presidenti, fortunatamente noi avevamo già puntato sui giovani e quindi siamo a posto”.
Intanto tra il 26 e il 29, a Sant’Agata, sempre alle 17, ci saranno due amichevoli, poi, il 2 agosto, all’Olimpico la partita con la Nazionale di San Marino.
(fra.ba.)