Damiano ha ventuno anni e un carattere stravagante, agisce in modo irrazionale e sembra un po’ “svitato”. Celeste ha venti anni, lavora per pagarsi gli studi, e a differenza di Damiano, è responsabile e molto matura. Lui si innamora di lei, lei non lo sopporta. Le loro vite s’intrecciano in città.
48 ore, esilaranti e tenere, nella vita di due ventenni che sembrano avere davvero poco in comune, se non forse i loro sogni e il loro bisogno di sentirsi vivi e autentici. È in sintesi la trama de “Il Rivoluzionario”, il lungometraggio girato interamente a Rimini per la regia di Denis Astolfi. Un’ulteriore riprova – se ancora ce ne fosse bisogno – che la città, il territorio intendono conrontarsi con il cinema e la macchina da presa. Lo attestano i registi come Astolfi, ma anche manifestazioni come Cartoon Club e il concorso cortometraggi del Meeting. Lo ribadiscono rassegne come Round e Amarcort Film Festival, che pur programmata per novembre, produce una costola estiva “Amarcort in Spiaggia”, a luglio, per curiosi che vogliono assaporare dieci film brevi tutti in un fiato.
“Amarcort in Spiaggia” è stata anche l’occasione per vedere il quarto, nuovo episodio di “Inglorious Hunterz” la Webseries Horror Zombi (nella foto) diretta dal grafico Luca Baggiarini di sei episodi (da 15 minuti) in salsa tutta romagnola. Autori, sceneggiatori (Andrea Biondi e Stefano Rossini) e regista sono tutti di Rimini e del Montefeltro, dove la serie è ambientata. Il lavoro, già su internet da alcuni mesi, ha suscitato interesse attirando anche l’attenzione della trasmissione “Innovation” in programma su LA7.
La storia è ambientata in Italia negli anni 40. Improvvisamente i morti si sono risvegliati dalle loro tombe. Ex fascisti, partigiani, civili, soldati, un prete e un francese si aggirano per le campagne infestate da zombi cercando di sopravvivere.