Cambi, avvicendamenti di sacerdoti: sei parrocchie della Diocesi sono state interessate dalle novità. Non si tratta di promozioni o bocciature: infatti, perché cresca in modo armonico e sereno l’unica comunità parrocchiale occorre che il parroco sia il perno visibile della comunione fra tutti i fedeli e che ci sia da parte di tutti i membri della parrocchia l’unica competizione ammessa nella Chiesa: la gara nello stimarsi a vicenda, come suggerisce San Paolo.
I saluti affettuosi per chi parte e i calorosi benvenuto per chi arriva, realizzati in modi e con sensibilità differenti, che hanno accompagnato gli avvicendamenti, è un sintomo che la gara auspicata dall’apostolo delle genti le comunità hanno iniziato a giocarla.
Miramare, ad esempio. Il cambio di testimone tra i due don Giuseppe è stato salutato con una lettera scritta al vescovo. “Sono giorni di bilanci, di tristezza per un distacco, ma anche di fiducia nella Provvidenza che attraverso di Lei ci dona un nuovo pastore. Don Giuseppe è rimasto con noi nove anni e possiamo sicuramente affermare che abbiamo camminato tanto e lo abbiamo fatto insieme, con fatiche, delusioni, e le gioie che accompagnano ogni cammino. Abbiamo imparato a capirci ed accoglierci sapendo e accettando le nostre differenze; a volte non ci siamo capiti, abbiamo fatto fatica, ma anche gioito per una meta raggiunta; abbiamo pianto insieme nei momenti in cui ci sembrava di non poter più andare avanti, abbiamo goduto dei doni che ci venivano gratuitamente fatti. Vogliamo dire grazie al Signore che ha voluto donare don Giuseppe Vaccarini: ci ha insegnato l’importanza di essere attenti soprattutto a ci vive ai margini, ha voluto con tutte le sue forze che noi laici imparassimo a «camminare con le nostre gambe», diventando corresponsabili nella Chiesa. Ci siamo sentiti profondamente amati perché ha saputo, a suo modo e con le sue capacità, donarsi a noi nella totalità: è stato autentico testimone dell’Amore di Dio per noi.
Oggi nella comunità di Miramare esistono tante realtà vive: in questi anni il Signore ha seminato tanto! E siamo certi che il Signore ci dona don Giuseppe Bilancioni per proseguire questo cammino: insieme a lui cercheremo di continuare a crescere nell’Amore di Dio e portare nuovi frutti”.
La parrocchia della Resurrezione si è invece affidata ad una preghiera. “Preghiera a Maria per don Renzo” è tutta per il nuovo parroco don Gradara. “O Maria, Madre di Gesù, sommo ed eterno Sacerdote, guarda con amore questo tuo figlio, don Renzo, che nel tuo amore hai scelto come guida e pastore della Comunità della Resurrezione. Riempilo dello Spirito del tuo figlio Gesù. Sia guida sicura per tutti noi! Aiutalo a portarci, con il tuo materno aiuto, al tuo amatissimo Gesù. Ricordaci sempre che siamo tuo popolo. Fa che ognuno metta a servizio degli altri quei doni che lo Spirito Santo ha dato a ciascuno. Attiraci alla gioia di vivere ogni domenica la Santa Messa. Aiutaci a stare con te ogni giorno con la preghiera del Santo Rosario.
Fa, o Maria, che abbiamo il massimo dell’iniziativa ma sempre legati a don Renzo. Fa che abbiamo sempre presente il nostro traguardo: il Paradiso. Tienici sotto il tuo materno aiuto. O Clemente, o Pia, o Dolce Vergine Maria”.
Nel segno della comunione è stato anche il passaggio del testimone a Verucchio. Lo indica la presenza di tanti sacerdoti, anche anziani, in occasione della Messa che ha sancito il saluto a don Valerio Celli e il benvenuto a don Stefano Bellavista (nella foto). Anche l’Amministrazione Comunale ha voluto stringere la mano a chi viene e a chi va. E lo ha fatto con un messaggio ufficiale del sindaco Giorgio Pruccoli. (t.c.)