Con i bastoncini o senza, in due o in gruppo, con la tuta e le scarpe basse. Dai monti fino al mare, nel riminese e dintorni, scende quasi ogni giorno l’agguerrito esercito dei camminatori. Chi sono queste persone munite di maglietta leggera e scarpe da ginnastica che insieme ad altri procedono veloci chiacchierando tra loro verso una meta?
Da un po’ di tempo a questa parte sono nati gruppi, più o meno organizzati, di persone che vanno a camminare.
C’è chi lo fa per migliorare il proprio stato fisico come Lino: “Io ogni sera cammino per sette chilometri insieme ad altri amici, lo faccio per tenere controllata la pressione e il colesterolo. A volte cammino anche fino a due ore al giorno”.
Arianna si è aggregata a un gruppo organizzato anche perché “andare a camminare da sola alla sera per una donna non è tanto sicuro. Così invece con quelli della Pedivella (associazione sportiva dillettantistica del territorio, ndr) mi trovo a fare movimento fisico senza il timore di incontrare qualcuno che mi dia fastidio”.
I motivi che spingono le persone a camminare, ad esercitare questa tipologia di attività fisica sono tanti… non è solo moda!
Anche gli enti locali, sulla spinta di incipit nazionali e regionali che promuovono l’attività fisica come strumento per raggiungere il benessere fisico, iniziano a darsi da fare per sostenere queste attività. A Rimini si è mossa soprattutto l’Ausl che ha finanziato l’acquisto di magliette, cappellini e giubottini adatti ai camminatori della Pedivella (nella foto in basso una delle loro escursioni): “L’Ausl di Rimini ha riconosciuto la nostra associazione come risorsa del territorio. Abbiamo ottenuto riconoscimenti anche da parte dell’ordine dei medici”, spiega il presidente Vinicio Zeppilli.
In che cosa consiste l’attività della vostra associazione?
“Due sere a settimana un gruppo di circa duecento persone si ritrova per camminare. Si va verso il mare o verso la città e a volte anche fuori porta. Si fanno una decina di chilometri per un percorso adatto, quasi sempre, a tutti. Si può venire con il proprio cane, chi vuole può portare i bastoncini. Tutto è molto libero. Arrivano a Rimini per camminare persone di ogni età anche dalle vicine Poggio Berni, Savignano e qualcuno anche da San Marino. L’obiettivo è quello di fare movimento fisico stando insieme, incontrando l’altro”.
I camminatori sono ben organizzati con gruppi che si danno regole precise, con l’attenzione verso chi può non stare al passo, sempre con qualcuno che chiude la fila. È bello il fatto che i diversi gruppi spesso si incontrino per fare insieme dei percorsi e allora può capitare che da Santarcangelo partano un gruppo di persone per raggiungere quelli di Rimini o che si vada tutti insieme in gita a Ravenna per andare a camminare nei vicini lidi o pinete.
Tra i “dediti” alla camminata, c’è chi sostiene la neonata e gettonata “passeggiata” Nordic Walking (tradotto, camminata nordica). Si tratta di una camminata con modalità diverse rispetto a quelle libere oppure a quelle organizzate dalla Pedivella.
Tra le due modalità di camminata, infatti, ci sono molte differenze.
Spostando la lente su questo nuovo fenomeno nato in Finlandia negli anni ‘60, grazie agli sciatori che in estate in mancanza di neve volevano continuare ad allenarsi, si scopre che in casa Finlandia il tutto è più regolamentato e a volte più costoso.
I riminesi invece svolgono le attività in maniera gratuita. Al massimo è prevista una piccola tassa d’iscrizione che comprende l’assicurazione. Le attività di Nordic Walking, diffuse qualche anno fa in Italia, con tutti i partecipanti muniti rigorosamente di bastoncini, sono portate avanti da istruttori veri e propri, iscritti ad associazioni nate a livello nazionale sulla scia delle esperienze dei paesi nordici.
Qui il discorso si fa più professionale. “Le persone iniziano con un corso base di un giorno – spiega Maximilian Stohr trentanovenne riminese, istruttore di Nordic Walking facente capo all’Anwi – poi frequentano il corso vero e proprio che dura tre giorni. Si cammina in spiaggia o al parco per circa un’ora. Spieghiamo bene ai partecipanti l’uso dei bastoni che vengono dati in affitto compresi nel costo del corso che è di 60 euro in totale”.
Chi partecipa a questi corsi e cosa accade dopo aver finito questa fase preparatoria?
“Si tratta soprattutto di donne tra i 25 e i 50 anni. Una volta terminato il corso si può partecipare a camminate con un costo di circa 15 euro a testa per ciascuna camminata. È un po’ come andare in palestra con la differenza che qui stai all’aria aperta. Inoltre da uno studio risulta che questo tipo di disciplina sportiva è quella in cui si bruciano più calorie in assoluto. Bisogna farlo però in maniera corretta e facendo muovere tutti i muscoli del corpo compresi quelli delle braccia”.
Spesso chi ha terminato il corso acquista i bastoncini e continua l’attività da solo. In generale sembra siano più le donne a scegliere di fare esercizio fisico camminando forse per l’idea maschile, sempre di più sfatata dai medici, che per fare attività fisica si debba faticare molto.
Che sia libera o organizzata la camminata è sempre una buona occasione per fare movimento stando insieme agli altri oltre che a rappresentare una forma di prevenzione e di conservazione, volendo a costo zero, della propria salute.
Silvia Ambrosini