Inseguendo un pallone, l’integrazione va in gol. E vince la diffidenza o la solitudine con un passaggio in profondità o scambiando quattro chiacchiere con un compagno dell’altra squadra, magari straniero pure lui.
Accade a Verucchio, dove stranieri di cinque nazionalità (Albania, Costa D’Avorio, Macedonia, Marocco, Senegal più Italia) han messo in piedi un torneo di football. Sabato dalle ore 14.30 e domenica dalle 9 (finale alle 17.30) va in scena il ”Mundialito”, terza edizione allo stadio di Villa Verucchio. La squadra da battere è la Costa d’Avorio, che si è aggiudicata il titolo dopo l’Italia. Sarà l’inno nazionale delle squadre ad aprire tutte le gare.
Il torneo organizzato dall’Amministrazione vuole promuovere l’integrazione degli immigrati stranieri residenti. “L’evento è frutto di una lunga serie di incontri con gli stranieri residenti. – spiega la genesi l’assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Malerba – Il calcio è un importante strumento di aggregazione. In campo ci sarà sì spirito agonistico, ma il collante sarà amicizia e rispetto. Il Mundialito un evento di condivisione che rappresenta una comunità che cresce insieme”. Anche Verucchio è toccata dal fenomeno dell’immigrazione, specie extracomunitaria: attualmente gli stranieri (924) rappresentano lil 9,12% della popolazione.
Il Comune ci mette i campi, le maglie e le targhe, gli stranieri tutto il resto. Il logo che comparirà sulle maglie è significativo: un mondo, la scritta Mundialito e tutt’intorno impronte colorate. Due le novità 2012: il dado della “Regola d’oro” e la Coppa Amicizia. La prima si basa sul principio: “Fa agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” che in forme simili è presente in tutte le culture ed è la base comune per molte iniziative interculturali. Sei i punti: da Dare il meglio di sé, partecipare con gioia; fino a Grandi mete si possono raggiungere solo insieme. La «Coppa Amicizia» è il riconoscimento per la squadra che meglio interpreta in campo i punti della Regola d’Oro. Al termine è prevista la premiazione e mentre gli uomini scendono in campo, le donne preparano un buffet con cibi tradizionali. (p.g.)