Non è solo speranza, ma certezza, quella che trapela dal racconto di Tiziana Fabbri (giovane pensionata, ex dipendente del sindacato Cisl), Sonia Manduchi (27enne fisioterapista) e Martina Muccioli (universitaria di 22 anni): “I nostri ragazzi avranno un futuro migliore!”.
Nei giorni scorsi le tre riminesi sono rientrate dal Brasile alla parrocchia Gesù Nostra Riconciliazione. Tre giorni e due notti per l’andata, altrettanti per il ritorno. Un viaggio da rompersi le ossa per verificare di persona un progetto targato Rimini: il centro educativo “Vita Nuova” di Fortaleza Dos Nogueiras, gestito da suore francescane, che accoglie centinaia di ragazzini altrimenti destinati alla strada.
“Pur vivendo in una delle zone più povere e degradate dell’Amazzonia – spiegano con una luce speciale negli occhi – i ‘nostri’ ragazzi avranno un destino migliore rispetto a quello che avrebbero senza il sostegno dei riminesi che li seguono dal 2001. Le adozioni a distanza sono 250, 31 le famiglie a cui forniamo una spesa mensile col minimo indispensabile per sopravvivere (riso, fagioli, zucchero), 284 i bimbi da uno a sei anni nutriti con una multimistura equilibrata e periodicamente controllati per verificarne lo stato di salute. E poi c’è un ambulatorio/laboratorio di medicina naturale, un progetto per la cura della verminosi, un premio per il miglior orto. Tutto finanziato da oltre 300 famiglie riminesi. Quest’anno abbiamo anche portato a ciascun bimbo un piccolo dono: matite e pelouches offerti dall’azienda ‘Utile e Futile’ della signora Tuppolano.”
È un fiume in piena, la capo-missione e ideatrice del progetto, Tiziana Fabbri. Entusiasta di come suor Claudete e le consorelle gestiscono il Centro e verificano le varie attività in loco con piglio da manager e cuore di mamma.
“La struttura è un’isola felice, immersa però in un contesto di estremo degrado.
Grazie a Dio c’è qualche segnale positivo, che dimostra la buona volontà di quella gente. Mi riferisco a un progetto di microcredito finanziato dall’associazione ‘Amici di don Franco Masserdotti’, che fu vescovo in quella zona, e che ha fatto decollare 35 piccole attività (allevamenti di polli, suini e bovini, macellerie, sartorie, fabbri, falegnami…).”
Positivo, dunque, il sopralluogo alla ‘piccola Rimini’ amazzonica. Come confermano le compagne di viaggio di Tiziana: (“Ci torno di sicuro!”).
Soddisfatto anche don Domenico Valgimigli, particolarmente legato al progetto non solo perché coordinato dal Centro Missionario della sua parrocchia, ma anche poiché – casualità del destino – a Fortaleza fu vescovo don Fabio, suo padre spirituale quando, tanti anni fa, entrambi prestavano servizio a Riccione.
Filo doppio, quindi, fra Brasile e Romagna: un legame a nodi stretti consolidato dai meravigliosi sorrisi sdentati immortalati nelle foto di Tiziana a beneficio delle mamme e papà riminesi.
Per informazioni: Centro Missionario della parrocchia Gesù Nostra Riconciliazione (0541 770163, 347 5345704). (mcm)