Tutti con il fiato sospeso. Come se il tempo si fosse fermato improvvisamente. Tutti a guardare quella palla che lentamente si stava avvicinando alla retina. Con i riminesi a sperare che uscisse e i ravvennati a pregare che entrasse. Poi il ciof che ha mandato in orbita l’Acmar e gettato nella disperazione i Crabs che vedono scrivere il game over sulla loro stagione. Finisce così gara3, con quella “bomba” beffarda che a meno di un secondo dalla fine regala la vittoria (66-68) agli ospiti. Una partita ricca di emozioni, con un “Flaminio” tutto esaurito, con un punteggio sempre in bilico e con una coppia di arbitri che ha lasciato a desiderare. I Crabs escono proprio alla vigilia delle semifinali, ma la loro uscita è a testa alta. Certo, il rammarico è grande ma nulla o quasi si può imputare ai ragazzi di Fabrizio Ambrassa, né in questa occasione né durante tutto l’arco del campionato. Non bisogna dimenticare, infatti, ciò che era successo in precedenza, con una squadra allestita negli ultimi giorni prima dell’iscrizione del campionato, con tutte le difficoltà del caso superate abbondantemente nel proseguo del torneo. Proprio nell’ultima gara i Crabs hanno ritrovato il pubblico delle grandi occasioni, come ha giustamente sottolineato coach Ambrassa nel dopo gara. L’entusiasmo è stata la cosa più difficile da conquistare, e adesso che è tornato bisognerà fare di tutto per trattenerlo. Ma qui dipenderà dalla società e dalle scelte che farà.
Pier Luigi Celli