Provate a mettere insieme un uomo di ferro, un dio del tuono asgardiano, uno scienziato che diventa verde per la rabbia ed è meglio non avvicinare, una seducente ed abile ex spia russa, un arciere dalla mira infallibile ed un capitano con scudo indistruttibile, cercate di amalgamarne i loro prorompenti caratteri e gli smisurati ego e forse avrete un posto assicurato nello S.H.I.E.L.D. Stiamo parlando di The Avengers (in italiano i Vendicatori), il formidabile team di supereroi Marvel riunitosi nei fumetti nel 1963 (con numerosi cambi di formazione) ed ora al cinema in un progetto “coccolato” da tempo (rivedere i pezzetti dopo i film dei singoli eroi) e diretto dal “papà” di Buffy, ovvero Joss Whedon (a cui si deve anche un film SF cult come Serenity). In questo incontro tra forze sovrumane e non, con Iron Man, Thor, Hulk, Capitan America, Vedova Nera e Occhio di Falco, c’è tanta ironia, divertimento, azione con un cast che non pensa a rubarsi la scena, risultando alchimia potente di star, in uno spettacolo che in più di un’occasione “incendia” la sala (soprattutto con alcune memorabili battute), tutta “popolata” da occhialini per il 3D (il film sfrutta anche il tridimensionale).
Gli Avengers vengono interpellati per salvare il mondo dalla minaccia di Loki, il fratellastro di Thor, ansioso di conquistare la Terra e la battaglia non si rivelerà ovviamente semplice (siamo in campo fantastico, volete che tutto si riduca ad una scaramuccia con rapinatori di banche?). Spettacolo a tutto tondo che non delude certo gli appassionati di comics-movie, che getta semi per ulteriori e futuri progetti Marvel. Per la gioia del decano creatore Stan Lee, anche qui presente con regolare cameo alla fine per dichiarare, ironicamente, che “i supereroi non esistono”.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani