Si è conclusa, martedì 1° maggio, a Rimini, la 35ª Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, che ha avuto per tema “Nello Spirito gridiamo: Gesù è il Signore!”. Quest’anno RnS festeggia i 40 anni della sua nascita in Italia. Il “percorso giubilare” avrà come primo appuntamento, il 26 maggio, l’Udienza speciale con Benedetto XVI in piazza San Pietro.
La via maestra. A concludere la 35ª Convoca- zione nazionale è stata la messa presieduta da mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i laici “Sono convinto che nell’odierna situazione, la ‘via maestra’ dell’evangelizzazione consista nell’esempio costante e disinteressato dei cristiani, dei fedeli e dei ministri ordinati”. Questo significa che “le parole devono essere tradotte in fatti concreti, in opere, per saper proclamare Cristo Signore”. Prima della messa il presidente nazionale di RnS, Salvatore Martinez, ha offerto le sue conclusioni: “È tempo di Rinnovamento! Se la crisi è innanzitutto crisi spirituale, ci sarà bisogno di luoghi in cui si sperimentino la guarigione, la liberazione, l’amore di Dio, il servizio alla Chiesa”.
Voce di chi non ha voce. Alla Convocazione è intervenuto anche Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita e deputato del Parlamento europeo. “Ci sono milioni di soggetti, persone, esseri umani fragili, senza potere, senza parola, che chiedono che altri parlino per loro”, ha ricordato, facendo “una proposta”: “Il piccolo bambino non ancora nato è dimenticato, messo fuori dalla città, non solo in Italia, in tutto il mondo. Ma l’Europa in questo momento di crisi ha varato” quella che si chiama “Iniziativa dei cittadini europei: almeno un milione di cittadini europei possono chiedere alle istituzioni europee un atto giuridico. E noi vogliamo che tutti i Paesi dell’Europa gridino a gran voce, a nome di coloro che non hanno voce, che l’Europa deve davvero, secondo verità, mettere a fondamento di se stesso non l’economia, non il mercato, non la concorrenza, ma la dignità umana fin dal concepimento”.
Energia nucleare. “Gesù è persona viva e concreta che sta al nostro fianco: egli non è un personaggio di cui si può parlare e a cui non possiamo dire nulla; egli è una Persona con cui si può parlare come con nessun altro, è un amico intimo, vivo”, ha sostenuto nel suo intervento padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia. “La diffusione del cristianesimo – ha dichiarato padre Cantalamessa – è iniziata con la punta di un vascello, il kerigma, a cui hanno fatto seguito i Vangeli, le Lettere degli apostoli, la Tradizione apostolica fino all’immensa eredità del magistero della Chiesa. Ma non bisogna dimenticare che si parte sempre dalla punta, la proclamazione della signoria di Cristo. La cultura secolarizzata, oggi, non conosce il grido del kerigma ma riconosce l’urlo. Come nell’opera ‘L’urlo’ di Munch, l’uomo si trova con un urlo pieno di disperazione perché ha perduto il grido pieno di significato che è il kerigma”. Per il predicatore della Casa pontificia, “i laici sono l’energia nucleare della Chiesa, una reazione a catena che la potenza di Gesù rende possibile! I laici sono chiamati a evangelizzare non con un contributo professionale, ma in quanto portatori di carismi, pescatori di uomini, capaci di tendere le reti e portare a Dio tanta umanità. Per questo, ancora una volta, a Dio che dice: ‘Chi manderò?’, rispondiamo: ‘Signore, manda me!’”.
Gigliola Alfaro